Home Approccio Italo Albanese Albania e Italia: Analisi dei rapporti economici, giuridici e commerciali

Albania e Italia: Analisi dei rapporti economici, giuridici e commerciali

Di Domenico Letizia (*) e Artur Nura (**)

Nel corso dell’ultimo anno sono numerosi gli italiani che si sono recati in Albania per investire in piccole attività commerciali e il loro numero continua ad aumentare. In Italia, molti imprenditori sono espulsi, per varie e innumerevoli problematiche, dal sistema produttivo del nostro paese e si recano in Albania per ricercare nuovi spazi di aggregazione e prospettiva economica, portando con sé piccoli capitali, competenze e innovazione.

L’Albania è un paese con forti potenzialità di crescita e stabile sotto l’aspetto istituzionale. Situata nel sud est del continente europeo e nel sud ovest della penisola dei Balcani, l’Albania vanta una posizione strategica di vicinanza ai mercati dell’Unione Europea e dell’Est Europa che la rende attrattiva dal punto di vista economico – commerciale.  I porti di Durazzo e di Valona sono importanti e la vicinanza con il nostro paese rappresenta un punto di forza per lo sviluppo delle relazioni economiche, commerciali e diplomatiche con l’Italia.

Nonostante la crisi economica globale, il paese si presenta come una destinazione estremamente competitiva, grazie alla presenza e diffusione di manodopera, anche qualificata, a costi contenuti. L’Albania si è auto-imposta le regole del Trattato di Maastricht cercando di contenere il rapporto spesa pubblica/Pil e finanziando gli investimenti pubblici con introiti fiscali. Attualmente, la strategia economica del paese si basa sull’importazione di impianti e Know How attraverso investimenti di imprenditori stranieri nei settori strategici d’interesse.

Nel paese, il settore energetico ha svolto un ruolo di traino per gli investimenti, assicurando, anche negli ultimi anni, una crescita nell’ordine del 2% – 3%.

Per gli analisti economici è diventata di estrema importanza la collaborazione delle imprese albanesi con quelle straniere, attraverso un serio piano di investimento, finanziamenti al settore privato e l’avvento di grossi capitali esteri. Il lavoro istituzionale è teso a generare condizioni estremamente favorevoli per gli investitori esteri: la sicurezza giuridica connessa con il diritto contrattuale, quello sulla proprietà e quello sul carico fiscale. Gli investimenti italiani sono considerevoli ma non sono ancora canalizzati in un’ottica strategica.

L’Italia risulta essere il quarto paese per lo stock di investimenti e il primo per assistenza e aiuto all’Albania. Numerosi analisti considerano tale dato un paradosso invitando a riflettere sull’approccio e l’intervento italiano nel paese balcanico. La sfida è quella di generare un meccanismo che passi da una visione assistenziale, aiuti economici spesso a fondo perduto, ad una visione di lungo periodo, di partecipazione e beneficio per entrambi le parti, attraendo, con un serio piano economico, gli investitori italiani che vogliono internazionalizzare le proprie imprese e la produzione, divenendo più competitivi e cercando di abbattere il costo unitario della produzione.

Nel paese balcanico, sono state quasi interamente completate sia le piccole che le grandi operazioni di privatizzazione dei settori strategici. Ulteriore opportunità per le nostre imprese sarà senz’altro costituita dalla piena realizzazione del tratto albanese del Trans-Adriatic Pipeline (TAP), che prevede la costruzione del gasdotto per il trasporto del gas caucasico dai giacimenti dell’Azerbaigian alle coste italiane, attraverso la Grecia e l’Albania.

Altro settore di considerevole portata strategica è quello agro-industriale che il governo sta rilanciando. In tale settore esistono buone possibilità di investimento per fornitori italiani di macchine ed impianti relativi al settore agroalimentare ed impianti tecnologicamente avanzati per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti vegetali e macchinari legati al settore enologico.

Novità sul mondo dell’agricoltura e dei rapporti tra Italia e Albania giungono, inoltre, dalla recente sottoscrizione delle Convenzioni d’assistenza tecnica istituzionale tra il ministero dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e delle risorse agricole albanese, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali italiano e il Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei di Bari.

Le convenzioni mirano allo sviluppo della competitività del settore agricolo albanese, attraverso misure atte alla modernizzazione e al rafforzamento dello stesso. Gli agricoltori e le comunità rurali trarranno importanti benefici da queste iniziative, non solo grazie al miglioramento della produzione, in termini di quantità, qualità e sostenibilità ambientale, ma anche attraverso il reddito generato dalle attività agricole.

Il raggiungimento di tali risultati consentirà al paese di avvicinarsi agli standard europei e all’allineamento, a livello legislativo e procedurale, all’aquis communitaire, compiendo così un ulteriore e fondamentale passo verso l’integrazione europea.

*Pubblicista e Political Analyst

**Giornalista, Moderatore programmi TV, Corrispondente di Radio Radicale, ex caporedattore della TV albanese «Neser» ex collaboratore della «Central Europe Review».

Share: