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Zorgniotti: Mi sono approcciato alla realtà albanese e senza alcun problema ho avviato un’attività che presenta molti vantaggi a livello umano, economico e fiscale…

Artur Nura: Un caro saluto agli ascoltatori di Radio Radicale. Per la rubrica “Albania Italofona” propongo un’intervista con il collega italiano Alessandro Zorgniotti che io vedo da molto tempo in Albania.

Quando sei arrivato per la prima volta in Albania, a Tirana?

Alessandro Zorgniotti: “Anzitutto buongiorno a tutti gli amici di Radio Radicale in Albania. Ogni volta che mi interfaccio con questa realtà non posso che essere assalito da un moto di orgoglio, perché Radio Radicale mi ricorda una mia illustre concittadina molto battagliera che è l’Onorevole Emma Bonino con la quale ho l’onore di condividere la stessa città di provenienza, Bra, nel Piemonte del Sud”

“Io sono un giornalista che da circa tre anni vive e lavora qui a Tirana come titolare di una agenzia individuale di attività di stampa e marketing, e posso dire che la scoperta dell’Albania è stata una scoperta – come si dice qua – “pak nga pak”, ossia step by step attraverso una serie di comuni amici”

“Io mi sono approcciato alla realtà albanese con consapevolezza e coscienza e senza alcun problema ho avviato un’attività che presenta molti vantaggi a livello umano e a livello economico e fiscale per cui insomma grazie all’Albania, grazie a Tirana e grazie al suo popolo”.

Artur Nura: Possiamo tradurre queste diciamo privilegi all’albanese all’ascoltatore italiano in cose più concrete?

Alessandro Zorgniotti: “Sì. Allora diciamo che l’Albania può essere una buona opzione soprattutto per i giovani professionisti individuali emergenti. Mi spiego: secondo l’Istat italiano, da noi il problema dei nuovi poveri non interessa solamente i pensionati al minimo o i dipendenti; interessa anche i giovani professionisti individuali penso ai praticanti delle varie professioni giuridiche e contabili, avvocati commercialisti o consulenti vari, che in Italia rischiano di dover restare al di sotto della soglia di sussistenza. Qui in Albania, a fronte di una modica spesa – per esempio trenta euro se affitto una postazione informatica – si è esentasse fino a 50.000 euro annui di volume d’affari e fuori campo IVA quando si esportano servizi professionali intellettuali dall’Albania all’Italia o all’Unione europea”

“Così si può mantenere in vita la propria partita IVA e il proprio legame con l’Italia. A me è successo e sono contento”.

Artur Nura: Intanto parliamo delle tue attività che a quanto ho potuto capire che sono interessantissime. Quale è l’ultima attività che stai organizzando?

Alessandro Zorgniotti: “Diciamo che attraverso questi questi abbracci italo-albanesi come li hai sempre chiamati con una felice espressione, sto portando avanti delle iniziative che stanno incontrando il plauso di un territorio che è il Piemonte in generale e il Piemonte del sud in particolare quindi le Province e Cuneo e di Asti che dialogano a loro volta con la Liguria e con la Costa Azzurra con un consenso sempre più ampio”

“Le ultime due iniziative sono la divulgazione delle educazione finanziaria attraverso il Manuale del Prof Beppe Ghisolfi, Presidente della Cassa di Risparmio di Fossano e Vicepresidente delle Casse di Risparmio italiane, che mi delega a promuovere l’educazione finanziaria anche in Albania, e una forte iniziativa in campo urbanistico. A settembre otterremo che una città come Lezha, nell’Albania del Nord, dedicherà una via agli industriali Michele e Pietro Ferrero. Da un nostro sondaggio abbiamo appurato che almeno nove bambini albanesi su dieci hanno familiarità con gli snack del del Gruppo dolciario albese”

“Un progetto di cui andiamo molto orgogliosi e che contiamo di esportare, come iniziativa toponomastica, anche ad altre città dell’Albania. Penso a una città come Tirana, dove il nuovo Sindaco ha programmato la riqualificazione di ottanta nuove vie, quindi ci permetteremo di di proporre a lui, un Sindaco giovane e dinamico, questa iniziativa a favore di una dedica a Michele Pietro Ferrero. Penso poi a Permet, nell’Albania del Sud, di cui amo molti il gliko, la marmellata albanese”.

Artur Nura: Intanto vorrei chiedere: questo Manuale di educazione finanziaria di Beppe Ghisolfi, come lo fai diffondere da queste parti? Vai nelle istituzioni finanziarie, dagli studenti dell’economia?

Alessandro Zorgniotti: “Diciamo che io finora ho stabilito un dialogo diretto con alcuni Sindaci del territorio albanese, e in più con la Rete degli italiani presenti in Albania. Inoltre attraverso dei convegni internazionali che svolgiamo e soprattutto del Piemonte del sud in occasione di gemellaggi o di patti di amicizia che vengono ospitati dalla città di Fossano dove ha sede la Banca del professor Ghisolfi. Quindi per il momento una divulgazione istituzionale, anche se da settembre, a seguito delle iniziative collegate anche al progetto Ferrero, ci rivolgeremo a un pubblico di consumatori meno istituzionale e più sociale”.

Artur Nura: Hai mai pensato che c’è una Facoltà di economia all’Università della Signora del Buon Consiglio che è in lingua italiana? Hai pensato di dialogare con gli studenti italiani e albanesi di questo Manuale interessantissimo?

Alessandro Zorgniotti: “Assolutamente sì, tanto che tra settembre e ottobre quando una delegazione del Piemonte presenzierà alla inaugurazione della prima via, o “rruga” come si dice qui in Albania, a Pietro e Michele Ferrero, ci saranno delle conferenze ufficiali nel corso delle quali proporremo anche questa iniziativa di una educazione finanziaria direttamente rivolta allo studente non solo italiano ma anche albanese che voglia approcciarsi in maniera tecnica alla lingua italiana”

Artur Nura: Quindi parliamo di te. La tua vita è oramai italo albanese. Il tuo tempo lo passi più in Albania o in Italia?

Alessandro Zorgniotti: “Oramai la mia vita si svolge sia a livello lavorativo che a livello umano e sociale qui a Tirana per un totale che va dagli otto ai nove mesi all’anno”

“Attraverso le tecnologie interattive riesco a stabilmente con i miei clienti nella zona Ue e con la famiglia

Ho approfittato di questo lungo periodo per prendere familiarità e collaborazione anche con le altre realtà Albanofone dei Balcani. Per esempio ho avviato delle iniziative nel Kosovo e anche nella Macedonia sempre sempre nel segno della Comunità Albanofona dei Balcani”.

Artur Nura: Che cosa pensi degli italiani che arrivano qui? Una parte di loro cercano di investire, ma come li considera anche da esperto di economia?

Alessandro Zorgniotti: “Allora io oggi devo dire che ero a conoscenza del fatto che in Albania, non soltanto nelle stagioni estive o nelle località costiere, vi è una presenza italiana, però non me la immaginavo tanto massiccia. Questo è un dato sicuramente positivo, perché indica la venuta meno di tutta una serie di luoghi comuni, che da un lato hanno ingiustamente danneggiato l’immagine del sistema Paese Albania – che nell’immaginario collettivo sta accreditandosi per quello che è un Paese accogliente ospitale e amichevole e soprattutto verso la comunità italiana – e dall’altro non rendeva giustizia alla stessa popolazione italiana che, non accettando a priori un tentativo di approccio all’Albania, perde a mio avviso delle opportunità strategiche sia dal punto di vista dell’ambiente vacanziero sia dal punto di vista dell’ambiente professionale”

“Per esempio, un’attività come la mia può essere esportata low cost, a costo praticamente quasi zero, in Albania e permettere la sopravvivenza di un distretto professionale e intellettuale diffuso italiano”

“Il fatto che i Piemontesi e i Cuneesi, che sono magari popoli un po’ più tradizionali, guardino ora con interesse a questa terra, vuol dire che dopo i grandi verranno qui anche i piccoli imprenditori, e sono molto felice di questo”.

Artur Nura: Una domanda che da giornalista italo albanese ti vorrei fare. Le relazioni con l’ambasciata italiana a Tirana per i cittadini italiani, come sono qua secondo la tua esperienza?

Alessandro Zorgniotti: “Diciamo che io mi sono rapportato all’Ambasciata per tutta una serie di servizi di tipo amministrativo per esempio la delocalizzazione della della mia residenza, poi tra qualche mese dovrò rinnovare anche la patente di guida, anche perché io sono iscritto all’Aire (anagrafe Italiani all’estero) e sono residente estero a tutti gli effetti”

“Inoltre è possibile mantenere un servizio sanitario di emergenza quando si rientra in Italia, quindi l’ambasciata e molto utile, e quella italiana da tanti punti di vista ha delle potenzialità enormi perché secondo me dopo la lunga stagione dei dei visti – quando l’Italia era la destinazione preferenziale del popolo albanese – adesso la tendenza di fatto sta invertendosi e sempre più Italiani vengono e verranno qui”

“Essa può svolgere un ruolo strategico nello sviluppo di queste relazioni chiamiamole al contrario, cioè degli Italiani verso l’Albania, quindi auguro buon lavoro all’Ambasciatore Alberto Cutillo che sono certo che nella seconda parte del proprio mandato saprà fare ancora meglio, e agli amici dell’ambasciata italiana”.

Artur Nura: Anche da me auguri all’Ambasciatore. Grazie mille, questi temi sono molto interessanti.

Alessandro Zorgniotti: “Grazie a te e a tutti Voi. Devo ancora ringraziare oltre all’amico professor Ghisolfi, anche alcuni sponsor che parteciperanno alla missione piemontese in Albania a settembre, dal gruppo Ferrero al gruppo Merlo alla famiglia Invernizzi di Inalpi, al Sindaco di Permet Niko Shupuli. Saluto anche l’Amministrazione comunale di Tirana e gli amici di Banca Intesa San Paolo che hanno già dato un primo segno di disponibilità ad agevolare gli incontri che verranno sta a settembre, e la mia collega Silvana Ndoj da Lezha che mi sta aiutando a livello di marketing. Quindi non mi resta che darci l’arrivederci a a settembre a Fossano e ad Alba dove abbiamo ottimi amministratori come l’ex sindaco albese Giuseppe Rossetto e il sindaco fossanese Davide Sordella.

Dò appuntamento in Albania per i primi corsi pubblici di educazione finanziaria e la prima via a Ferrero”.

Artur Nura: E’ tutto. Grazie Alessandro e arrivederci a tutti gli ascoltatori da Tirana. Per Radio Radicale, Artur.

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