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Gli investimenti esteri in calo del 4.2% per i primi nove mesi del 2017

Cosa accadrà a seguito della conclusione del progetto TAP?

Gliinvestimenti diretti esteri per i primi nove mesi dell’anno in corso hanno segnalato una tendenza in calo, annunciando la conclusione dei grandi progetti come quello del gasdotto TAP (trans adriatic pipeline) e le centrali idroelettriche che si stanno costruendo sul fiume Devoll.

Secondo le statistiche della bilancia dei pagamenti della Banca Centrale, per i primi nove mesi del 2017, gli investimenti esteri hanno raggiunto il livello di 677 milioni di euro, per un calo del 4.2% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

I ritmi del calo sono rallentati, visto che il terzo trimestre ha segnato una ripresa degli investimenti. Per il periodo luglio settembre, sono stati investiti 299 milioni di euro, la medesima cifra del terzo trimestre dello scorso anno, però con un notevole incremento rispetto ai due precedenti periodi trimestrali (179 milioni di euro nel primo e 199 milioni di euro nel secondo trimestre).

Durante il periodo 2015-2016, gli IDE hanno registrato un notevole incremento, influenzati dai lavori per la costruzione dei progetti TAP e la cascata di Devoll. Tuttavia, esiste la preoccupazione che entrambi questi progetti sono a breve termine e perciò si ha la possibilità di una diversificazione nel medio termine.

Il FMI ha recentemente ridotto di 0.4 punti percentuali le aspettative sulla crescita economica dell’Albania per il prossimo anno, proprio per questo motivo. La Banca Mondiale, il FMI e la Commissione europea hanno costantemente attirato l?attenzione sulla necessità della diversificazione degli investimenti esteri e delle risorse della crescita dell’Albania.

Secondo quanto affermano queste istituzioni internazionali, la conclusione dei grandi progetti e un calo dei prezzi delle materie prime possono comportare un rischio per la crescita economica del paese se non si sarà in grado di attirare ulteriori investimenti sostenibili in attività dal valore aggiunto, in modo da riuscire ad
integrare meglio l?economia locale nelle catene del rifornimento globale, per aumentare la produttività e per creare nuovi posti di lavoro. / Monitor.al; CCIA

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