Home Approccio Italo Albanese Il Sen. Pessina non merita di essere incoronato per una vittoria irreale!

Il Sen. Pessina non merita di essere incoronato per una vittoria irreale!

Caro Ricky,

permettimi di esprimere il mio dissenso sulla tua analisi di incoronare il Sen. Pessina, responsabile di FI nel mondo, come il deus ex machina che ha permesso a Forza Italia di triplicare i seggi.

Per quanto riguarda la ripartizione Europa, i risultati di questa tornata elettorale non fanno evincere nessun miglioramento rispetto al 2013, in quanto 1 seggio è stato conquistato allora e 1 seggio adesso, nel 2018. Invece, proprio in Europa ci sarebbe stata la possibilità per FI di triplicare il risultato, raggiunto invece complessivamente nella Circoscrizione estero, se calcoliamo i 2 seggi attribuiti nella ripartizione America del Nord e Centrale.

Siamo tutti d’accordo che il centrodestra ha preso molti più voti rispetto alle passate elezioni del 2013, ma in realtà sono solo un ritorno di voti di chi precedentemente aveva votato, al posto del PDL, la Lista del professor Monti.

Purtroppo, ritornando alle elezioni appena concluse, si è verificato all’interno di FI un grave errore di valutazione e coloro, a cui il Presidente Berlusconi aveva assegnato la compilazione delle Liste, hanno fallito nel loro compito. In primis il Sen. Malan, il vero colpevole della commissione che ha scelto i candidati inserirendo, in particolare, in Europa alcuni di essi all’ultimo momento, solo perché raccomandati o amici di qualche parlamentare influente.

Questa operazione insensata, veramente da suicidio politico, ha portato all’esclusione di alcuni coordinatori, per esempio quello del Belgio, Salvatore Albelice, che tu ben conosci e tra l’altro figura storica di Forza Italia all’estero e del sottoscritto in rappresentanza della Svizzera, una nazione sempre determinante con i suoi quasi 500’000 elettori nell’attribuzione dei seggi. E così FI ha deciso di puntare, per esempio, sul coordinatore della Spagna dove vivono meno di 1/3 degli elettori della Svizzera.

Alla fine parlano i numeri e guardando le poche preferenze, raccolte da questi deboli candidati, si capisce perché FI ha regalato alla Camera 1 seggio alla Lega e contributo a perderne un probabile secondo. Fare scelte politiche del genere è da perdenti, ma tanto a FI della comunità italiana che vive oltre confine non è mai interessato niente. Il Sen. Pessina, e tu lo sai bene, non ha giocato nessun ruolo, tant’è vero che non ha mai partecipato alle trattative con gli altri alleati del centrodestra nelle scelte dei candidati. Di conseguenza è inutile attribuire “poteri divini” a chi non ne ha.

In fin dei conti è stato anch’egli una vittima delle decisioni del Sen. Malan, con il beneplacito dell’eminenza grigia, l’on. Antonio Tajani. L’unica colpa che attribuisco, però, al Sen. Pessina è di non aver avuto il coraggio di alzare la voce e far capire ai vertici del partito che non si poteva mettere in discussione il suo lavoro e le sue scelte sui candidati, maturate nei diversi anni del suo incarico come responsabile di FI nel mondo.

In questo modo egli è stato, infine, costretto ad addossarsi le colpe di altri, sottolineo del Sen. Malan, e rimangiarsi la parola data, attraverso comunicazioni per iscritto, a diverse persone che avevano iniziato già la campagna elettorale, nelle varie ripartizioni della Circoscrizione estero.

Il problema principale, purtroppo, è sempre lo stesso, cioè che a FI della comunità italiana all’estero non interessa assolutamente nulla!

La politica dovrebbe dare l’esempio e avere un comportamento trasparente, corretto, premiando i più meritevoli, ma di solito succede il contrario. E quando si verifica ciò, non si va da nessuna parte, anzi si allontanano le persone interessate a continuare a impegnarsi per il bene dell’Italia e del mondo dell’emigrazione.

Gerardo Petta

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