Home Approccio Italo Albanese Un teatro copy & paste, una storia di ladri e impostori

Un teatro copy & paste, una storia di ladri e impostori

Di Exit.al

La vicenda del Teatro Nazionale, che sembrava una normale storia di arroganza e corruzione, spinta dalla inarrestabile bramosia cementificatrice di un politico diventato famoso per la formula “un palazzo un voto”, si tinge di grottesco.

Come segnalato dal nostro sempre vigile Vincent van Gerven Oei, il progetto presentato ieri da Edi Rama e da Bjorke Ingels e’ “molto uguale” ad un progetto presentato nel 2011 in un concorso per la costruzione di un teatro in Corea del Sud dallo studio di architettura ucraino Forma.

Difficilmente questa cosa sarebbe potuta accadere se il progetto del nuovo Teatro Nazionale fosse stato messo a concorso pubblico, ma la fretta e la segretezza, coniugata all’arroganza di voler decidere tutto da solo, hanno tirato un brutto scherzo a Rama, che adesso si ritrova cornuto e mazziato, con un esteso dissenso degli intellettuali e con un progetto sputtanato mondialmente come copiato.

La situazione e’ ironica, un progetto copiato (in palese violazione dei diritti intellettuali degli autori originali) da costruire in palese violazione del buon senso urbanistico, con una operazione finanziariamente poco trasparente e per niente opportuna, a discapito di un teatro sicuramente vecchio ma realmente originale, per ospitare le manifestazioni piu’ intellettuali della vita sociale albanese.

Questa e’ una storia iconica dell’Albania di Rama: per tacitare il malcontento del mondo intellettuale albanese e per giustificare il furto della cosa pubblica e la distruzione della memoria collettiva, resi possibili da una finanza drogata, il Leader Globale, l’artista geniale, ha fatto ricorso al furto intellettuale./exit.al

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