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Non c’è due senza tre: dopo la Via a Ferrero e il patto Fossano-Lezha, ora l’Albania è più Granda con la futura intesa fra Mondovì e Scutari.

All’interesse manifestato dal sindaco italiano Paolo Adriano, fa seguito l’ok della collega albanese Voltana Ademi.

Di Redazione degli Approci Italo – Albanesi

Scutari pronta a siglare patti di amicizia con il Piemonte nel segno dell’economia rurale e delle Eccellenze agroalimentari che presentano molte affinità dal punto di vista della qualità dei prodotti della terra. In ossequio al nome della città del Sud Piemonte – visitata nel mese di aprile dalla delegazione giornalistica formata da Artur Nura e Alessandro Zorgniotti – è un’intesa che lascia ben vedere e … Belvedere. Così è infatti soprannominata la città di Mondovì il cui storico borgo di Piazza è infatti dominante su tutta la Langa e una parte della provincia di Cuneo.

A Mondovì ha il proprio quartiere Generale un’importante società di servizi commerciali, di marketing e call center denominata Area Riscossioni e che proprio di recente ha attuato un importante sviluppo di spazi, tecnologie e occupati nel cuore della capitale Tirana con la prospettiva di una ulteriore crescita di giovani qualificati assunti.

Sempre il Sindaco di Mondovì, Avvocato Paolo Adriano, in occasione di un evento conviviale con il Banchiere Beppe Ghisolfi, l’Avvocato Alberto Rizzo e l’imprenditore Marco Buttieri – presenti gli inviati Zorgniotti e Nura – ha manifestato interesse nei confronti della possibilità di avviare la procedura di gemellaggio fra la propria Città e quella di Scutari, dalla quale proviene una importante comunità albanese perfettamente inserita nel tessuto economico e sociale e che nel tempo ha dato vita a nuclei familiari misti Italo Albanesi.

Il Sindaco di Scutari Voltana Ademi – intervistata per Radio Radicale da Artur Nura in occasione della solenne inaugurazione del primo agriturismo in località rurale Murriqan – originato dalla collaborazione fra Municipalità, Ambasciata di Svezia, Usaid e Ceed – ha ricordato “la storia antica e recente di Scutari, caratterizzata da una forte vicinanza culturale ed economica all’Italia fin dalle origini e dalla presenza più recente di una forte comunità italiana in termini di cittadini e di organizzazioni istituzionali, finanziarie e sociali che hanno dato il proprio contributo nel corso degli ultimi vent’anni dopo la caduta della dittatura comunista”.

Il Sindaco Ademi ha ricordato che – dopo la riforma territoriale – “Scutari si estende dalla città storica fino alle montagne da una parte e si laghi dall’altra. Questo offre una serie di opportunità sia per il turismo sia per l’insediamento di attività economiche legate alla valorizzazione e alla trasformazione dei prodotti agricoli”.

L’esempio arriva adesso dalla cooperazione svedese che ha realizzato il primo di una serie di progetti agrituristici “grazie ai quali gli abitanti delle zone rurali trovano vicino a casa quelle possibilità di lavoro senza dover emigrare. Ma anche per le istituzioni e gli operatori italiani c’è molto spazio per venire qui con l’obiettivo di fare turismo o realizzare progetti di agrobusiness”.

Quindi Mondovì: “Una città molto bella e artistica, corsa, sinonimo di paesaggio e buon cibo, che ho avuto modo di conoscere assieme ad altre realtà del Piemonte con cui le relazioni sono ottime grazie al ruolo delle comunità albanesi lì insediate. Ringrazio fin da ora il Sindaco di Mondovì per avere pensato favorevolmente a questa ipotesi, segno del fatto che i cittadini originari di Albania hanno creato premesse positive nel corso di tutti questi anni. Alla Municipalità di Mondovì e al Sindaco Paolo Adriano siamo pronti, come città di Scutari, a garantire l’ospitalità, caratteristica della nostra terra, utile a consentire la conoscenza del territorio e delle possibilità economiche e turistiche che esso può offrire”.

Senza dubbio una buona notizia, che si aggiunge al patto di amicizia già in corso da tempo fra la città di Lezha (vicino a Scutari) e il Comune di Fossano – favorito dal Sindaco Davide Sordella e dal Banchiere Beppe Ghisolfi – e alla scelta di Lezha di titolare una propria Via centrale ai grandi Industriali Michele e Pietro Ferrero di Alba.

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