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Ciccozzi, dall’Aquila alla terra delle Aquile con la carica dei suoi 99 quadri

Dal classico al futuristico, da Marilyn alla iuta, la versatilità di un artista che punta sull’Albania come trampolino culturale estero.

Di Alessandro Zorgniotti

Da Marlyn Monroe alla iuta al legno da frutta essicato. Questa è l’arte targata Giancarlo Ciccozzi, il 45enne pittore di origini abruzzesi che ha inaugurato la propria esposizione pittorica nell’ampio spazio del Museo Storico Nazionale di piazza Skanderbeg, davanti alla sala Unesco.

Ciccozzi porta a Tirana il proprio estro e talento originale, che coniuga il ritratto classico – per intenderci, la Marilyn Monroe che pare fotografata da Andy Warhol ma in realtà è un disegno di Giancarlo – e la combinazione di colori e materie prime da riciclo che popolano le cornici a volte in maniera tridimensionale, come le bolle blu che escono a metà dal quadro, a volte con tessuti verniciati o di nero o di rosso (peraltro i colori dell’Albania).

“Sono felice di poter portare la mia arte in un Paese emergente come l’Albania – ha dichiarato Ciccozzi – Il mio primo contatto con questo bellissimo Paese risale allo scorso mese di novembre, e da allora a oggi si sono create le condizioni per allestire una mia mostra di pittura nel cuore di Tirana e nel Museo di Storia Nazionale. Non avrei potuto sperare in una situazione migliore, e di questo desidero ringraziare i molti colleghi artisti e organizzatori albanesi che mi hanno aiutato nella prima fase, e il Direttore del Museo che mi ha onorato della sua presenza all’inaugurazione della mia esposizione”.

I progetti albanesi di Ciccozzi non si fermeranno al 20 giugno, data di conclusione della mostra di pittura presso il Museo. “Ho in mente di spingermi a Sud, di visitare Valona che vanta un bravissimo Sindaco con cui si è instaurata una bella amicizia, e perché no di prendere in seria considerazione l’Albania come meta di relax e di vacanza per una lunga parte dell’anno assieme a tutta la mia famiglia”, prosegue Ciccozzi mostrando alcune immagini che ritraggono il celeberrimo critico d’arte Vittorio Sgarbi sulla copertina del suo catalogo. “Con Vittorio siamo amici, e il suo legame con l’Albania crea delle condizioni importanti per far sì che l’arte italiana possa affermarsi nella terra delle Aquile. L’appello che rivolgo alla politica, di entrambi i Paesi, è a favorire le relazioni italo albanesi anche dal punto di vista degli scambi artistici, semplificando obbighi burocratici che oggi rendono molto complicato organizzare mostre di artisti italiani all’estero e in Albania in particolare”.

Le opere in esposizione fino al 20 giugno sono 99 “perché per l’opera numero 100 aspetto di poter organizzare un secondo evento di simile dimensione, quindi si tratta di un buon auspicio per il futuro e per conquistare la fiducia di una comunità, quella di Albania, molto sensibile all’arte e alla cultura come mezzo di espressione delle idee, della fantasia e dell’intelletto. Le condizioni per fare arte esistono e possono essere abbinate ad altri settori come per esempio il turismo”, conclude Ciccozzi, trovando in ciò la conferma autorevole del pensiero del Direttore del Museo: “Questa mostra di pittura coincide con l’avvio della stagione turistica a Tirana, e il nostro Museo vuole essere vetrina di Storia albanese e anche di talenti artistici dei nostri due Paesi. Buona esposizione e buona visita a tutti!”

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