Home Approccio Italo Albanese L’agricoltura Albanese scopre di essere, nel mese di giugno, Mister Miliardo

L’agricoltura Albanese scopre di essere, nel mese di giugno, Mister Miliardo

Potrebbe essere il titolo di un celebre film con l’attore Terence Hill, invece è la realtà statistica ufficiale della Banca centrale di Albania ripresa dal sito web di Scan TV.

Di Alessandro Zorgniotti

Anche se in valori assoluti e generali, il credito bancario nel settore agricolo rappresenta circa il due per cento del totale, dal punto di vista della tendenza allo sviluppo economico, il settore rurale in Albania può offrire moltissime gratificazioni economiche agli imprenditori italiani e piemontesi.

I nuovi crediti al settore agricolo, con riferimento al mese di giugno, hanno rappresentato un miliardo di Leke: una cifra di assoluto rispetto, se si considera che negli altri settori i prestiti bancari denunciano un calo, fatta eccezione per i prestiti alle famiglie, le quali scelgono la via dell’indebitamento per fare fronte ai costi della vita quotidiana e alle spese della casa.

Il paradosso Albanese è quello di un Paese rurale dove il peso economico dell’agricoltura è stato penalizzato, soprattutto al di fuori della capitale Tirana, da diversi fattori legati alla incertezza dei titoli di proprietà, alla troppa frammentazione dei lotti fondiari e al divario tecnologico.

Adesso, però, grazie alla ripresa di interesse nei confronti di un Paese, quello delle Aquile, che rappresenta un autentico patrimonio di biodiversità e di ricchezza fertile dei terreni per le coltivazioni ortofrutticole e per gli allevamenti zootecnici, esistono tutte le condizioni perché l’Italia, con le sue eccellenze nel campo della meccanizzazione agricola e della trasformazione industriale, potrà giocare un ruolo protagonista nello sviluppo dell’Albania e delle imprese italiane impegnate.

Pensiamo a una realtà come il Gruppo Merlo di Cuneo, leader nel settore delle tecnologie per meccanizzare il settore agricolo e per migliorare la sicurezza del lavoro in agricoltura, e al ruolo che potrà essere svolto da molte imprese che – attualmente interessate all’Albania soltanto per un discorso di esportazione dei loro prodotti finiti in campo enogastronomico – oggi è ancora di più nel futuro prossimo potranno essere interessate da un discorso di produzione diretta in Albania e di accordi con i produttori e con gli allevatori Albanesi.

Per una Regione fondamentale come il Piemonte, che ha costruito l’unità d’Italia e industrializzato il Paese fratello dell’Albania, il momento è altamente favorevole e un primo banco di prova arriverà dalle missioni autunnali.

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