Home Approccio Italo Albanese Usa: torna a colpire la violenza antireligiosa

Usa: torna a colpire la violenza antireligiosa

Una sparatoria, ieri in una Chiesa del Texas durante una celebrazione, ha causato tre morti, mentre sono cinque le persone ferite per un’aggressione in casa di un rabbino. Forti le reazioni internazionale per quest’ultimo gesto dai connotati antisemiti.

Di Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

La violenza antireligiosa è tornata a colpire negli Stati Uniti. Due ieri gli episodi drammatici: la sparatoria nella Chiesa di White Settlement, in Texas. L’attacco è praticamente stato visto da tutto il vasto pubblico del web. Era infatti in corso la diretta streaming della funzione domenicale, quando un uomo ha estratto un’arma e ha cominciato a sparare sui fedeli, prima di essere a sua volta colpito a morte probabilmente da agenti privati presenti nella Chiesa. Le indagini intanto stanno cercando di accertare il motivo che ha spinto l’attentatore ad aprire il fuoco. Forte condanna, anche per i risvolti antisemiti dell’altro folle gesto: l’aggressione da parte di un uomo armato di machete, che ha fatto irruzione a New York nella casa di un rabbino, ferendo 5 persone di religione ebraica.

No all’antisemitismo

L’azione è stata unanimemente condannata a livello internazionale come terribile gesto di intolleranza, frutto di un odio che non si è mai spento. L’assalitore è stato arrestato. Si tratta di Grafton Thomas, un afroamericano di 37 anni, accusato ora di tentato omicidio. Secondo chi lo conosceva, era una persona normale e non c’era alcuna ragione per sospettare che potesse macchiarsi di un gesto simile. Secondo il reverendo newyorkese, Wendy Paige, l’uomo, che conosce da dieci anni, non è un terrorista, ma è una persona con problemi mentali, che in passato più volte ha ricevuto trattamenti in centri specializzati.

Share: