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Partito Radicale: iniziative per l’informazione negata sulla riforma costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari e sul referendum.

“Inviata ad AGCOM lettera/denuncia sulla mancata informazione sulla riforma costituzionale e sul referendum confermativo ad essa relativo, con richiesta di interventi urgenti. Presto altre iniziative a favore della completa informazione sulla riforma costituzionale per consentire ai cittadini di scegliere liberamente e consapevolmente al referendum confermativo che si terrà fra qualche settimana.”

Dichiarazione di Marco Beltrandi, componente del Consiglio Generale del Partito Radicale, già deputato in commissione di vigilanza Rai nella XV e XVI legislatura:

Roma, 17 gennaio 2020. “Circa l’informazione resa dalle reti televisive nazionali, pubbliche e private, generaliste e tematiche, sull’importante e gravida di conseguenze riforma costituzionale di riduzione del numero di parlamentari è stato accumulato un grandissimo danno del diritto ad essere informati, per poter scegliere liberamente, dei cittadini italiani che nelle prossime settimane saranno chiamati a decidere su di essa. Ad oggi non sono stati mai organizzati dibattiti e confronti sul tema, in orari di buono/ottimo ascolto, né li ha fatti la Rai e neppure le emittenti private.

Il Patito Radicale, l’Associazione politica nazionale Lista Marco Pannella, e l Comitato per il No, al quesito referendari da loro costituiti, hanno intrapreso l’iniziativa di scrivere una lettera denuncia ad AGCOM circa queste inadempienze, ma soprattutto ha invitato AGCOM a prendere subito iniziative, come fatto in altre occasioni, nell’ambito delle sue competenze e dei precedenti della stessa, per impegnare le emittenti televisive a rimediare al tempo perduto prevedendo da subito nella programmazione approfondimenti e dibattiti sulla riforma, con i soggetti politici obiettivamente interessanti e attivi al quesito referendario e alla riforma, nonché una corretta e completa informazione sui telegiornali.

Nei prossimi giorni altre iniziative saranno assunte nei confronti della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, perché incombe anche su questo soggetto istituzionale impedire che si vada al referendum confermativo in assenza di adeguata informazione.”

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