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Dichiarazione dei redditi in Albania

Da Exit.al

Secondo la legge albanese ogni anno al 30 aprile tutti gli individui residenti che hanno entrate annue superiori complessivamente ai 2 milioni di lek derivanti da stipendi, affitti, dividendi, interessi bancari, royalties, lotterie e giochi di fortuna, donazioni ricevute e redditi percepiti all’estero, debbono presentare all’Ufficio delle Tasse una dichiarazione dei redditi.

Secondo la rivista Monitor, nell’aprile 2016, cioe’ con riferimento alle entrate dell’anno 2015, sono state consegnate all’Ufficio delle Tasse solo 6.341 dichiarazioni, mentre l’anno precedente erano state poco piu’ di 5.700.

Questo, detto in parole semplici, vuol dire che in tutta l’Albania ci sarebbero meno di 6.500 persone che hanno un reddito annuo complessivo superiore ai 2 milioni di lek nuovi all’anno. Questo non e’ affatto credibile.

In tutta l’Albania, secondo i dati INSTAT a fine 2015, c’erano almeno 103.000 persone fisiche registrate al piccolo business (di cui circa un terzo nel piccolo business con TVSH, cioe’ con un fatturato annuo tra i 5 e gli 8 milioni di lek) e almeno 25.000 societa’ di capitali, 85.000 carte di credito, e presumibilmente circolano circa 420.000 autovetture, e ogni anno ne vengono importate almeno altre 2.000 nuove e altre 30.000 usate.

E’ possibile credere che in questo panorama generale solo 6.500 persone hanno redditi superiori a 2 milioni di lek (circa 15.000 euro)?

E ancora, e’ possibile credere che tutto il patrimonio immobiliare commerciale (con gli affitti milionari che conosciamo) sia nelle mani di cosi’ poche persone?

L’aspetto piu’ ridicolo e ipocrita mostrato da questi dati e’ che l’introduzione della tassa progressiva sul lavoro dipendente, fortemente voluta e propagandata dal Partito Socialista, colpisce con la sua progressivita’ solo il lavoro dipendente di quei funzionari, pubblici o privati, presumibilmente a piu’ alta scolarizzazione, e che non possono evadere le tasse perche’ sul loro stipendio le tasse vengono versate dal datore di lavoro.

Il risultato finale e’ che questi funzionari, quando di fascia piu’ alta, pagano in proporzione piu’ tasse del loro padrone.

Se un governo volesse veramente mettere una tassa progressiva, dovrebbe applicarla a tutti i tipi di redditi (lavoro, affitti, royalties, interessi finanziari, dividendi, ecc.) e per fare questo dovrebbe far funzionare veramente il sistema di dichiarazione annuale dei redditi, perche’, come abbiamo visto, applicare la tassa progressiva ai soli proventi del lavoro, costituisce una vera ingiustizia.

Invece fino ad oggi, il governo, per fronteggiare le esigenze di cassa del budget dello stato, invece che mettere ordine nel sistema, ha preferito costringere i contribuenti albanesi a pagare le tasse su valori fasulli (ma imposti per legge) creando tutta una serie di distorsioni del mercato (e una serie di vere e proprie estorsioni) con i valori minimi degli immobili, i valori minimi delle merci, il valore minimo degli affitti, per finire con il valore minimo del fatturato delle aziende.

Questo e’ successo sia per la inadeguatezza della amministrazione fiscale, che soprattutto per la volonta’ politica di fare propaganda ingiustificata, mantenendo al contempo il potere di negoziare l’applicazione o meno della norma al singolo contribuente, sulla base di una selettivita’ che incentiva la corruzione.

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