Home Approccio Italo Albanese Può Rama fare a meno di Meta?

Può Rama fare a meno di Meta?

Di Exit.al

Dalle elezioni del 2013 ad oggi ci sono stati molti movimenti in Parlamento, come ad esempio deputati che hanno lasciato il proprio partito, deputati che sono stati espulsi, deputati che sono stati rimossi e deputati che hanno votato con i partiti avversari. Questo ha portato ad una immagine piuttosto chiara di chi “non ha i voti”, soprattutto in un momento in cui è in gioco il futuro della coalizione di Governo PS-LSI.

Una delle questioni principali è se il Primo Ministro Edi Rama è in grado di sopravvivere al ritiro di LSI dalla coalizione; ritiro che può avvenire o perché LSI si unisce alla causa del PD per un Governo tecnico, o perché LSI ritiene di essere in grado di andare da sola alle prossime elezioni.

Exit ha quindi predisposto una panoramica, partendo dai risultati delle elezioni del 2013 e dall’attuale ripartizione dei seggi parlamentari tra maggioranza e opposizione.

I risultati delle elezioni

Nelle elezioni del 2013 i partiti erano suddivisi in due grandi coalizioni: L’Alleanza per un’Albania europea, composta da PS, LSI, PBDNj e PKD e l’Alleanza per l’occupazione, benessere e integrazione, composta da PD, PR e PDIU.

Le attuali coalizioni

Sono avvenuti due importanti cambiamenti. Il PBDNj ha lasciato la coalizione di Governo, mentre il PDIU si è unito alla coalizione di Governo. Inoltre, alcuni deputati del Partito Socialista sono passati con LSI e alcuni deputati del PD sono passati al PDIU. Inoltre Libra è stato costituito da due ex deputati del Partito Socialista.

L’attuale Governo ha una maggioranza di 88 deputati su 140, compresi i voti di Tom Doshi (escluso dal gruppo parlamentare PS, ma che vota con il PS) e Edmond Zejno (che ha sostituito Dashamir Tahiri che ha lasciato il PDIU dopo il suo ingresso al Governo, ma vota con il PDIU). I due membri di Libra, Ben Blushi e Mimoza Hafizi, si sono opposti al Governo in diverse occasioni, ma non si sono uniti alla protesta dell’opposizione e al boicottaggio.

Per arrivare ai 7 deputati necessari per poter formare un gruppo parlamentare, il PR ha “preso in prestito” 3 deputati dal Pd, mentre il deputato di PR Agron Duka sta dirigendo il suo partito, Partia Agrare Ambientaliste (PAA). Il PD ha anche “dato” uno dei suoi deputati al PDK. Tutti sono solidamente nel blocco dell’opposizione.

Libra, PKD, PBDNj e PDK non esistono come gruppi parlamentari indipendenti.

L’attuazione della legge sulla decriminalizzazione ha costretto il deputato di PS Armando Prenga a riconsegnare il suo mandato. Dato che il PS ha esaurito la sua lista dei candidati a Lezha, il mandato di Prenga e’ previsto che andrà a Erisa Zaimi (LSI), anche se Kastriot Piroli (PS) ha affermato che il seggio tocca a lui.

Inoltre, uno dei seggi posseduti da PR è occupato da Mhill Fufi, che vota da tempo con il PS. Fufi è attualmente sotto indagine della Procura Generale per false dichiarazioni sul suo formulario dell’auto-dichiarazione. Se dovesse essere rimosso, il suo seggio dovrebbe tornare ad un membro dell’opposizione.

Che cosa succede se LSI lascia?

Se Prenga viene sostituito con Zaimi, e se Fufi viene sostituito con un nuovo deputato PD in prestito al PR e se LSI lascia la coalizione, il Primo Ministro Rama si troverà con due seggi in meno della maggioranza che è di 71 seggi.

Ciò implica che avrà bisogno di trovare questi due voti in un altro partito, probabilmente negli scontenti del PD. Due possibili candidati a saltare sulla barca di Rama sono Majlinda Bregu, che da tempo mostra scontento nei confronti della direzione del PD ed Eduard Selami, che ha dichiarato che il leader del PD Lulzim Basha “non ispira e non fa crescere la speranza”. Entrambi sono stati largamente assenti dalla protesta dell’opposizione di fronte all’edificio del Primo Ministro.

Sulla base dei risultati delle elezioni del 2013, una coalizione formata da PS, PDIU, PKD e una manciata di piccoli partiti, avrebbe portato a Rama 70 seggi. Considerando la crescita del PDIU e il fatto che Rama va alle elezioni da una posizione di forza, questo non sembra uno scenario improbabile.

In altre parole sembra che vi sia la possibilità, seppur fragile, per il Governo Rama di sopravvivere senza l’LSI, sia ora che dopo le elezioni.

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