Home Approccio Italo Albanese I due pescatori, l’ultima telefonata: «Aiuto, stiamo affondando»

I due pescatori, l’ultima telefonata: «Aiuto, stiamo affondando»

A oltre tre settimane dall’ultimo, disperato appello, i cadaveri di Francesco De Biasi e Sante Lanzilotti sono stati ritrovati in Albania. Dall’altro canto non risulta nessuna traccia della barca a bordo della quale avevano solcato il mare, a quanto sembra per una battuta di pesca.

Come natturale i famigliari continuano a chiedersi cosa sia successo. Secondo la stmapa il dramma è iniziato lo scorso 14 marzo. Secondo quanto emerso dalle indagini sulla loro scomparsa, i due uomini hanno lasciato il porticciolo di Torre Santa Sabina (Brindisi), per l’ultima volta.

A questo punto carabinieri e capitaneria di porto hanno iniziato a lavorare gomito a gomito, gli uni sul fronte investigativo, gli altri scandagliando la costa pugliese sia con mezzi marittimi, ché con elicotteri.

Le ricerche in mare si sono interrotte dopo 2 giorni, per le ragioni specificate dalla Prefettura in una nota: non c’erano stati riscontri, nonostante le ricerche fossero andate avanti senza soluzione di continuità.

Dal 17 marzo in poi il silenzio assoluto. Le famiglie dei due uomini si sono rivolte continuamente alle autorità chiedendo se ci fosse qualche tipo di novità.

La svolta arriva solo questa settimana, quando i fratelli di De Biasi ricevono finalmente una notizia. Scoprono per vie traverse che sulla costa albanese, sono stati rinvenuti due corpi e che potrebbe trattarsi proprio di Francesco e Sante.

A questo punto, i famigliari allertano i carabinieri i quali avviano i rapporti con le autorità che operano al di là del Canale d’Otranto. Giorni, ore di attesa. Giovedì sera, le famiglie sono state convocate per il riconoscimento delle salme.

Un fratello ed il figlio di De Biasi si sono immediatamente messi in viaggio. La speranza ha ceduto il passo alla verità. I corpi trovati in Albania erano davvero quelli di Francesco e Sante. I parenti dei due uomini hanno subito avviato le procedure necessarie per riportare a casa le loro salme, bisognerà attendere però un po’ di tempo, per espletare le procedure burocratiche, prima di poter celebrare i funerali di Francesco e Sante.

Non è comunque ancora possibile mettere la parola fine a questa storia. Ci sono indagini in corso. Gli stessi famigliari, ora chiedono verità e giustizia. A seguire l’evoluzione dell’inchiesta, per la famiglia Lanzilotti, il legale Vito Cellie.

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