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Israele e Azerbaigian: un rapporto meritevole di attenzione

Di Redazione, Opinione delle Liberta

Gli analisti politici Domenico Letizia e Giorgia Pilar Giorgi (dell’Associazione Amici dell’Azerbaigian Centro Sud Italia) hanno sviluppato un articolo sui rapporti diplomatici, politici e multiculturali tra Azerbaigian e Israele. L’articolo è scritto per il Quotidiano “L’Opinione delle Libertà”: “L’Azerbaigian è noto per essere un esempio di coesistenza pacifica tra persone di diversa nazionalità e religione. Il governo azero da sempre promuove la convivenza tra individui appartenenti a gruppi religiosi diversi e la libertà, riconosciuta anche a livello costituzionale, di professare il proprio credo. Paese a maggioranza musulmana (per circa il 96,9 per cento e in maggioranza sciiti), l’Azerbaigian ha ospitato storicamente una delle primissime comunità cristiane che oggi convive pacificamente accanto a una prolifica comunità ebraica di 30mila devoti. L’Azerbaigian è divenuto nel tempo sinonimo di accettazione e tolleranza, di rispetto reciproco tra individui che abbracciano fedi diverse”. La pubblicazione dell’articolo è stata ripresa dalla AzTV (Azerbaijan Television and Radio) 

Letizia e Giorgi analizzano anche i rapporti commerciali e politici tra le due potenze: “Nel corso degli ultimi anni, Azerbaigian e Israele hanno coltivato un proficuo rapporto dagli indiscutibili vantaggi per l’uno e per l’altro Paese. Da un lato gli accordi militari siglati tra i due Paesi per l’acquisto di armamenti e tecnologia per la sicurezza e la difesa, del valore di circa cinque miliardi di dollari, hanno dotato l’Azerbaigian di una migliore tecnologia e Israele di un alleato al confine settentrionale con l’Iran.

Ad ogni modo, i rapporti tra i due Paesi non sono solamente di tipo militare ma riguardano anche l’ambito energetico, medico, agricolo e tecnologico. Israele è oggi il secondo importatore di petrolio azero dopo l’Italia; il 40 per cento del petrolio importato da Israele, corrispondente a circa 30 milioni di barili l’anno, arriva dall’Azerbaigian attraverso l’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan.

Israele partecipa poi agli sforzi di diversificazione dell’economia promossi dal governo dell’Azerbaigian per attenuarne la vulnerabilità rispetto alla volatilità dei mercati petroliferi. In proposito tra i due Paesi sono stati siglati accordi commerciali e di cooperazione economica ed è stata inaugurata la creazione di una commissione economica comune in numerosi settori strategici dell’economia e della società civile: agricoltura, tassazione e cooperazione bilaterale.

Il rapporto tra Azerbaigian e Israele è un intreccio ben riuscito di economia, diplomazia e gratitudine, una stretta di mano che tiene uniti interessi troppo grandi per non essere coltivati. I recenti sviluppi nelle relazioni economiche e diplomatiche tra i due Paesi altro non rappresentano che il naturale proseguimento di un dialogo che, già sul finire degli anni Novanta, si presentava come promettente”. Approfondimenti politici che segueno l’eccezionale lavoro svolto dal Centro Studi “Il Nodo di Gordio” e sull’analisi dei rapporti energetici economici e militari tra Israele e Azerbaigian.

Il link all’articolo de “L’Opinione delle Libertà” è disponibile qui

 

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