Home Approccio Italo Albanese Exit.al, Catania: l’affare Habilaj si ingrossa!

Exit.al, Catania: l’affare Habilaj si ingrossa!

Di Exit.al

Secondo fonti confidenziali vicine alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, l’inchiesta collegata all’operazione Rosa dei Venti che in ottobre ha portato all’arresto di sette persone, tra italiani e albanesi, coivolti in un ampio traffico internazionale di droga tra Albania e Italia, ha recentemente avuto un nuovo impulso grazie ad un nuovo pentito “albanese, di alto livello” che nei giorni scorsi si èaggiunto agli altri tre indagati nella stessa inchiesta che già avevano ottenuto lo status di collaboratori di giustizia.

Sono così diventati due i pentiti albanesi in questa indagine, su soli tre arrestati.

L’indagine, di fatto iniziata nel 2013, è diventata pubblica in ottobre con l’arresto a Catania di tre albanesi e quattro italiani, e con l’emissione di altri quattro mandati di cattura, di cui uno eseguito a Valona pochi giorni dopo dalla Polizia albanese. Secondo fonti di stampa albanese, l’arrestato in Albania avrebbe invano insistito con il Tribunale per essere estradato immediatamente in Italia.

L’indagine ora procede alacremente grazie alla costituzione di un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Bonomo e con il determinante contributo del GICO della Guardia di Finanza e del ROS dei Carabinieri. Si attendono sviluppi anche dalle rogatorie inviate in Albania.

Infine dalle risultanze dell’operazione Rosa dei Venti è scaturita un’altra indagine, affidata ad un altro procuratore, che ha portato all’arrestodi 31 persone, tutte italiane, tra cui ilreggente della famiglia mafiosa dei Santapaola, Italo Tomaselli. Secondo le fonti vicine alla Procura antimafia di Catania, le forniture di droga provenienti dall’Albania, offerte dai trafficanti albanesi a più famiglie mafiose in concorrenza tra loro per il controllo dello spaccio, avevano creato conflitti tra le principali famiglie mafiose catanesi, e il rischio che la situazione degenerasse in una vera e propria “guerra di mafia” con un elevato numero di vittime ha spinto la Procura di Catania ad anticipare una retata in grande stile anche a scopi preventivi.

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