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Sospetti fondi russi a opposizione? Per maggioranza “ci troviamo di fronte ad un reato”. Invece per opposizione, una messa in scena da parte di soldi sporchi di Edi Rama!

I fondi del Partito democratico albanese (Pd), guidata da Lulzim Basha, passati attraverso società fantasma per fare lobbying negli Stati Uniti, “rappresentano un reato finanziario e politico” – ha dichiarato Elisa Spiropali, vice capogruppo della maggioranza di centro sinistra del premier Edi Rama.

In effetti, la reazione della maggioranza giunge dopo la pubblicazione su una rivista statunitense “Mother Jones” di un articolo investigativo, secondo il quale dietro la società Biniatta Trade Lp – registrata a Edimburgo in Scozia – che nel 2017 risulta aver pagato 150 mila dollari al gruppo statunitense Muzin Capitol per attività di lobbying negli Stati Uniti a favore del Pd, ci sarebbero i lobby russi vicino al potere di Cremlino.

“Un’aspetto grave di tutto questo è il fatto della cooperazione del Pd con delle forze non amichevoli alle aspirazioni europee dell’Albania”, ha detto Elisa Spiropali tramite una conferenza stampa che ha aggiunto che “la rivista statunitense lascia sospettare un diretto coinvolgimento di Cremlino nella politica albanese attraverso Lulzim Basha ed il suo partito”.

Infatti, bisogna dire che piu vicino all’Est Comunista in teoria dovrebbe essere il partito socialista di Edi Rama che e’ stato nato proprio dal partito comunista albanese negli anni 90″, autoproclamatosi tramite un congresso, come partito socialista.

In effetti, sull’articolo ha reagito anche l’ambasciata russa a Tirana, considerandolo “un’assurda finzione, una speculazione che fa parte di una losca campagna che i media occidentali hanno intrapreso contro la Russia, con il chiaro obiettivo di imporre una deformata percezione sulla Russia e di minare probabili positivi sviluppi nella cooperazione tra la Russia e l’Albania”

“Noi non sappiamo se il coinvolgimento della Russia è vero o meno. Ma di certo non ci può bastare, e non può farci tacere né la reazione del Pd, né quella dell’ambasciata russa”, ha detto Spiropali, precisando però che “n onostante non sia uno dei nostri partner strategici, e nemmeno un punto di riferimento per la nostra politica estera, noi desideriamo avere una positiva cooperazione commerciale e culturale con la Russia”.

Invece da parte sua il Pd tramite il porta voce Ina Zhupa ha respinto ogni ipotesi di legami con i russi. “Il Partito democratico non ha violato nessuna legge, né albanese, né statunitense e neanche di qualsiasi altro paese. Il Pd non ha mai avuto e non ha nessun legame diretto o indiretto con individui o società russe”, ha precisato Zhupa ricordando anche delle accuse fatte per Spiropali mentre era direttore generale delle dogane e aggiungendo che tali articoli sono sponsorizzati dai soldi del narcotraffico controllato dal governo di Edi Rama.

Secondo l’articolo della rivista statunitense la Biniatta Trade, sarebbe di proprietà di due società, Asverro Corp e Liminez Commerce, registrate nel piccolo stato di Belize nell’America Latina, riconosciuto per essere uno dei paradisi fiscali. Dietro di esse, secondo l’inchiesta giornalistica di “Mother Jones”, ci sarebbero invece altre due società, “Babyonica” e “KF Global Management”, registrate nel Regno Unito, il cui 75 per cento delle azioni sarebbe controllato da due cittadini russi Evgeny Sheremetyev e Kostantin Ferulev.

Il nome della Biniatta Trade è apparso già lo scorso novembre, quando la rete di giornalismo investigativo nei Balcani “Birn”, ha pubblicato le dichiarazioni della Muzin Capitol presso il Dipartimento della Giustizia Usa, sui fondi ottenuti per svolgere attività di lobbying a favore del Partito democratico albanese, alla vigilia della campagna elettorale delle politiche dello scorso giugno.

Secondo la documentazione, Muzin Capitol ha dichiarato di essere stata “retribuita da Biniatta Trade per le attività organizzate a nome del Partito democratico albanese per promuovere la leadership presso le imprese e i leader politici statunitensi”.

Oltre ai 150 mila dollari ottenuti dalla Biniatta Trade, la Muzin ha dichiarato di essere stata pagata con altri 525 mila dollari, in due rate tra marzo e giugno 2017.

Il Pd fino adesso ha ammesso di aver pagato alla Muzin Capitol solo 25 dollari, mentre i 500 mila dollari invece sarebbero stati ottenuti “da almeno cento americano-albanesi, che hanno fatto una raccolta fondi, che sono stati pagati direttamente alla società di lobbying.

I soldi non sono mai arrivati al Pd, e il Pd non ha fatto nessun pagamento”, ha assicurato Basha, nonostante dalla documentazione di Muzin Capitol risulti il contrario.

Comunque, oltre al fatto che tutto dovrebbe essere chiarita nei giorni prossimi, bisogna dire che la Russia sembra un attore che sa come disturbare politicamente anche l’Albania come lo sta facendo con gli USA e l’Europa e che e’ un attore molto dinamico.

Ma dall’altro canto bisogna dire ad alta voce che il vero dibattito politico fra le parti rimane forte nel dimostrarsi chi e’ più lontano dalla Russia e più vicino all’Occidente.

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