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Musine Kokalari, una Martire del comunismo che rivive nel talento delle studentesse di oggi

In Ambasciata d’Italia a Tirana la seconda edizione del premio dedicato ai giovani delle Scuole bilingue di Albania: exploit rosa di riconoscimenti, alle vincitrici un viaggio omaggio in Italia

Per avere difeso la propria autonomia culturale, politica e di pensiero, subì dal regime comunista di Enver Hoxha prima una condanna giudiziaria e poi un destino di povertà e isolamento. Musine Kokalari, morta nel 1983 a soli 67 anni, nei primi anni Quaranta contribuì alla Liberazione dell’Albania. Di ispirazione socialista democratica – a lei viene infatti attribuita la nascita del primo partito Socialdemocratico albanese – venne processata arbitrariamente proprio per non avere aderito alle strutture associative, emanazione del partito comunista, concepite per ingabbiare le energie intellettuali del Paese e per piegarle alla propaganda di Hoxha e Alia. “Amo il mio Paese anche senza essere una comunista”, disse pubblicamente, e per questo pagò un prezzo altissimo in termini di libertà e di isolamento sociale.

Oggi, su iniziativa dell’Ambasciata italiana e di alcuni sponsor, il sacrificio di Musine Kokalari rivive attraverso gli studenti delle Scuole bilingue di Tirana, Scutari e Korca, destinatari del premio dedicato alla grande Scrittrice e Politica albanese, il cui sacrificio è stato ricordato in maniera toccante dalla nipote invitata a parlare al microfono da S.E. l’Ambasciatore italiano Alberto Cutillo, nella cui Residenza Diplomatica si è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza dei numerosi studenti finalisti e premiati.

All’evento hanno concorso meritoriamente – ha spiegato l’Ambasciatore – diversi sponsor, dalla Camera di commercio italiana in Albania alle Aziende Eco Tirana ed Etea Group, all’Università telematica E-Campus.Nei propri messaggi di saluto, i dirigenti economici Giordano Gorini (Camera di commercio italiana in Albania), Diego Testi (Eco Tirana) e Silvio Allamandi (Etea Group) hanno ricordato il valore sociale del premio e l’importanza di una diretta relazione fra scuola e lavoro “per guardare al futuro senza dimenticare il passato, affinché si possa essere buoni studenti oggi e buoni professionisti domani. Aderiamo convintamente a questa così come alle prossime edizioni del Premio”.

Ha portato il proprio saluto anche il Professor Enzo Siviero, Rettore dell’Università E-Campus: “Come Architetto, mi piace parlare di ponti per unire Popoli e Paesi legati da storica amicizia e similitudine, come appunto Italia e Albania; come Accademico, ho gestito 750 tesi di laurea, quindi il mio legame con le varie generazioni di studenti che si sono susseguite in questi decenni è sempre stato molto forte. E-Campus lavora per fornire una possibilità in più agli studenti di Tirana che, con l’utilizzo delle tecnologie telematiche e interattive, vogliano conseguire un titolo di laurea riconosciuto a livello internazionale. Tirana non è più la Città grigia del vecchio regime totalitario, al contrario oggi è una Città europea e dinamica con una gioventù vitale e internazionalizzata dal punto di vista linguistico. Senza dubbio qui tornerò spesso perché E-Campus vuole essere un valore aggiunto nell’offerta formativa degli studenti anche di questo Paese in crescita e in trasformazione”.

Si è quindi passati alla cerimonia di premiazione degli Studenti, anzi Studentesse finaliste, e delle tre Vincitrici: Dea Qallimi per il Liceo Ismail Qemali di Tirana, Stela Peraj per il Liceo 28 Nentori di Scutari e Kostandhina Sidheri per il Liceo Themistokli Germenji di Korca, che avranno diritto a un viaggio premio in Italia nell’ottica di rilanciare sperabilmente sempre di più le relazioni italo – albanesi. Le quali richiedono che alla memoria storica del passato si associno opportunità maggiori da offrire per il futuro da parte del Sistema Italia, famoso purtroppo per non seguire più gli studenti al termine del loro percorso scolastico.

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