Di Anila Husha Preza
Sono onorata di essere stata premiata in occasione del 20° anniversario della liberazione del Kossovo per il mio impegno in qualità di responsabile di un progetto per mediatori culturali durante l’accoglienza di 6 mila kosovari nella base NATO a Comiso – Sicilia.
E’ stata un’esperienza che mi ha regalato immense emozioni e mi ha arricchito umanamente e professionalmente.
Questo premio lo dedico a tutti i miei collaboratori albanesi, residenti in Italia che hanno lavorato incessantemente, in soccorso dei fratelli kosovari nel campo. In particolare a due amici e persone speciali Ivan Shurbani e Adelina Bego, che sono venuti a mancare.
Grazie alla stretta collaborazione con l’ex sindaco di Comiso, Giuseppe di Giacomo e con le altre istituzioni presenti sul campo, abbiamo creato delle condizioni tali da far sentire i rifugiati kosovari come a casa loro a cominciare dall’apertura delle scuole, l’elezione di due sindaci kosovari e le loro giunte, soluzione indispensabile per l’autogestione del campo.
Senza dubbio è stata una delle pagine migliori della storia d’Italia nell’accoglienza dei rifugiati di cui vado fiera sia in quanto italiana che in quanto albanese.
Ringrazio l’ambasciatrice Alma Lama per l’apprezzamento del mio operato e mi congratulo con lei per l’organizzazione dell’evento.
