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Milioni di persone nel Corno D’Africa rischiano di morire di fame per l’invasione delle cavallette

Nel silenzio politico e mediatico milioni di persone nel Corno D’Africa rischiano di morire di fame per l’invasione delle cavallette. Mentre servono politiche transnazionali la politica è sempre più nazionalista.

Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa, Segretario e Tesoriera del Partito Radicale:

Oggi il coronavirus ha preso il sopravvento mediatico, ma sono mesi che nel silenzio generale le cavallette stanno distruggendo i raccolti dei paesi del Corno d’Africa – Kenya, Uganda, Somalia ed Etiopia – mentre sciami di milioni di insetti si stanno spostando verso Cina attraverso il Pakistan.

I paesi del Corno d’Africa che avevano già problemi di sicurezza alimentare, con 20 milioni di persone che non hanno accesso al cibo; e l’invasione delle cavallette si prevede che 10milioni di persone, tra cui 4 milioni di bambini, non avranno cibo.

Paradigmatico il caso dell’Uganda dove la popolazione ha iniziato a mangiare le locuste nonostante il Ministro dell’Agricoltura abbia sconsigliato di consumarle visto che l’esercito per contrastare l’invasione delle cavallette le irrora di pesticidi, tra cui il chlorpyrifos.

Il chlorpyrifos è un insetticida neurotossico, la cui esposizione è associata a disturbi dello sviluppo neurologico e cognitivo nei bambini riducendone il quoziente intellettivo.

E’ sempre più evidente che i problemi del nostro tempo non conoscono frontiere geo-politiche e che per governarli sono necessarie politiche transnazionali mentre la politica mondiale è sempre più nazionalista, una contraddizione che mette l’intero pianeta sempre più in pericolo.D

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