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Stagione estiva alle porte, almeno in base al calendario,

Stagione estiva alle porte, almeno in base al calendario, ma l’emergenza Covid ha creato un piccolo terremoto sulla gestione dei locali sulle spiagge e degli hotel stagionali.

Non c’è ancora una data certa per l’apertura della stagione turistica, ma il Ministro del Turismo Blendi Klosi ne ha intravisto la possibilità dopo che si ridarà facoltà di riapertura ai bar e ai ristoranti a partire dal 18 maggio.

Ma a proposito di bar e ristoranti, lo stesso Ministero ha ribadito che la riapertura di tali locali avverrà a condizione che i dati sui contagi restino stabili e solo per il consumo in spazi aperti. Pertanto, le consumazioni tra le quattro mura restano ancora vietate.

E’ stato approntata una bozza dei rigorosi protocolli che le imprese turistiche dovranno seguire durante la stagione estiva. Redatta di concerto tra Ministero del Turismo e Ministero della Salute, la bozza non è ancora diventata decreto ufficiale, in quanto ancora in fase di perfezionamento.

Il documento, tra le altre cose, fornisce spiegazioni sul distanziamento tra le sdraio in spiaggia e sulle regole che dovranno osservare tutte le strutture di accoglienza.

Le regole in spiaggia
-Le sdraio devono essere distanti 3,5 metri tra una e l’altra.

–Per ogni sdraio non ci potranno essere più di due persone e solo se membri della stessa famiglia.

-Turisti e vacanzieri dovranno misurare la loro temperatura corporea e compilare un modulo prima di entrare in spiaggia. In previsione di ciò, sarà possibile avere del personale medico all’interno delle spiagge.

–Non ci saranno “beach bar” o “schiuma party”.

Come sarà il servizio in bar e ristoranti sulla spiaggia
-Il posizionamento dei tavoli in bar e ristoranti verrà effettuato rispettando un massimo di 4 persone per ogni 10 metri quadrati.

-I tavoli devono essere posizionati in modo tale che la distanza tra lo schienale di una sedia e lo schienale di un’altra sia superiore a 1 metro e in modo che i clienti si trovino uno di fronte all’altro per una distanza di almeno 1 metro.

Le 7 regole che gli hotel dovranno rispettare

  1. Nominare un responsabile per monitorare l’attuazione delle misure e assicurarsi che restino conformi al protocollo stabilito.
  2. Individuare una zona dedicata al controllo della temperatura corporea, da utilizzare anche per le verifiche ai propri dipendenti.

Accertarsi che coloro che hanno visitato i luoghi interessati da COVID-19 o che sono nella condizione di ‘sottoposti a quarantena domiciliare’ ​​non siano accolti come turisti o impiegati come lavoratori senza aver completato il periodo di quarantena specificato.

  1. Laddove applicabile, il controllo della temperatura nel luogo identificato allo scopo potrà avvenire anche da parte di dipendenti delle istituzioni sanitarie. Adottare le misure appropriate per le distanze di sicurezza per i turisti / visitatori.
  2. Aumentare la frequenza della disinfezione per tutti gli oggetti d’uso comune e assicurarsi che i dipendenti rispettino una buona igiene personale.
  3. Assicurarsi che l’intera catena del protocollo di controllo sia in atto per gestire i casi sospetti di COVID-19.
  4. Assicurarsi che siano presenti documenti e registrazioni di tutte le misure preventive.
  5. Garantire il rispetto delle disposizioni e delle linee guida del governo e delle istituzioni sanitare per COVID-19.

Fotocredit: Pixabay

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