Home Approccio Italo Albanese “Dove, storicamente si è celebrato Carnevale in Albania?”

“Dove, storicamente si è celebrato Carnevale in Albania?”

Di Adela Kolea

📷Tirana, Carnevale anni ’60. 🎭

Dall’archivio di famiglia: Le persone nelle foto sono tutti figli di italiane d’Albania – tra cui mio padre e mia zia – mascherati per Carnevale.

Mio padre e sua sorella frequentavano la piccola comunità degli italiani di Tirana e si intrattenevano tra i loro coetanei, organizzando feste e banchetti per ogni occasione.

Quanto al Carnevale invece, proprio gli anni ’60, in Albania avrebbero costituito il periodo da cui sarebbe scattato il divieto di pratica della ricorrenza sotto il regime.

Preambolo: 🎭🎉

Questi appunti non hanno la pretesa di costituire

“La mappa del Carnevale in Albania” a livello temporale e storico, anche perché questa non è mai stata una festa estesa equamente in tutto il territorio del paese per svariati motivi:

religione mista, tipologia di mentalità e cultura, usi e costumi molteplici ecc… – bensì di offrire uno sguardo rapido alla festività popolare e folcloristica dalle origini antichissime proprio in quelle località che si sono contraddistinte per la celebrazione del suddetto evento, in cui si mescolano tradizioni e divertimento dando vita a spettacoli unici.

È doveroso quindi precisare che per quanto riguarda Albania, la città per eccellenza, in cui si è celebrato Carnevale fin dai tempi remoti, avendo avuto inizio a fine ‘800, è Scutari. 🎭🎉

Scutari in Albania ha rappresentato al contempo anche la città in cui vengono prodotte tuttora le maschere veneziane artigianalmente.

I legami antichi con la Serenissima Repubblica di Venezia, per Scutari sono rinomate.

Anche durante il totalitarismo, a Scutari si è celebrato Carnevale, per interrompersi negli anni ’60 e per riprendere solo al cambio dei sistemi politici a inizio anni ’90, continuando ovviamente fino ai giorni correnti.

Albania annovera un’altra città rinomata per la tradizione di Carnevale, che è Coritza/Korça.

“Karnavalet e Korçës” sono una festività che in questa città ha avuto inizio negli anni ’30, per diventare parte fondamentale della cultura della sua popolazione, accompagnati da maschere allegoriche e le famose canzoni tradizionali e folcloristiche di Korça, compreso il genere musicale per eccellenza cittadino, peculiare di questa città, le serenate.

La canzone urbana di Korça è una raffinata tradizione melodica, dove elementi di derivazione orientale e balcanica (come i ritmi del rebetiko e quelli zoppi) si fondono con una sensibilità di tipo occidentale.

Di Tirana invece, a onor del vero non ho informazioni sulla celebrazione di Carnevale esteso a livello pubblico cittadino, ma possiedo solo delle fotografie personali dell’archivio di famiglia, che ritraggono dei miei familiari mascherati appunto per Carnevale negli anni ’60. 🎭🎉

L’etimologia della parola “Carnevale”: 🎭🎉
Si ricollega al latino carnem-levamen (o levare) = togliere la carne. Qualcuno sostiene derivi direttamente da “carnem + vale”, dove “vale” era il saluto latino con cui ci si congedava, per cui “carnem vale” significherebbe, appunto, “carne addio, carne ciao…”

Un’altra ipotesi meno accreditata riconosce l’etimologia di carnevale in “carrus navalis”, cioè una sorta di nave su ruote, una specie di carroccio che veniva portato in occasione delle processioni delle feste.

In effetti, la prima interpretazione etimologica di carnevale coincide perfettamente col significato che si dà alla parola, cioè quel periodo di festa, diffuso nei paesi di tradizione cristiana, in cui si usa mascherarsi e fare scherzi, che intercorre tra l’Epifania ed il mercoledì delle Ceneri, e che precede il periodo di digiuno ed astinenza quaresimale ove è prevista l’esclusione della carne dai pasti.

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