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đŸ”CuriositĂ : esisteva la cultura di donare i fiori in Albania fino agli anni ’90
?💐

Di Adela Kolea

A mio avviso, no.
Ma, vorrei sentire anche la vostra opinione


Dovremmo forse aggiungere che in Albania la mera cultura della donazione dei fiori tra le persone non Ú che sia stata poi cosÏ diffusa, forse perché andasse in concomitanza dello stile di vita che vi veniva condotto e per i vari motivi di limiti e carenze generiche.

Detto ciĂČ, nell’Albania sotto dittatura difficilmente si trovavano negozi che vendessero fiori oppure composizioni floreali a bouquet e inoltre, considerando che in cittĂ , a differenza della campagna, i fiori decorativi era ancora piĂč difficile trovarli, l’impresa diventava di per sĂ© complicata.

Lo stesso mestiere del giardiniere era al contempo poco praticato nel privato, proprio perché andava a pari passo con il sistema: le abitazioni private esistenti si scorgevano di rado, perché il sistema totalitario al potere ormai dal dopo guerra aveva abolito la proprietà privata, per cui la maggior parte della popolazione viveva in dei condomini statali e quelle poche case autoctone rimaste in possesso delle persone del posto, di certo appartenevano a famiglie che non potevano permettersi un vero e proprio giardiniere, ma naturalmente curavano i propri giardini da sé.

Quei pochi giardinieri di professione quindi, erano assunti dalla grande azienda “Stato”, principalmente in punti, quali: addetti a curare i giardini fioriti delle case del “Bllok”, la residenza dell’élite del politburo comunista e per il resto, a lavorare nell’unico grande giardino botanico di Tirana oppure a curare le aiuole, gli alberi e tutto il verde degli spazi pubblici della cittĂ .

Certo, le donne coltivavano i fiori nei vasi per come potevano.
D’altro canto, sicuramente eccezioni di sensibilitĂ  e gentilezza da parte di qualche uomo, che eventualmente rubasse qualche fiore per donarlo alla propria donna, esistevano, ma erano in minoranza a prescindere.

Se ne parla tra albanesi in modo approssimativo e senza conoscenze, oppure perchĂ© presi da complessi che impongono l’apparire raffinati per forza e si fanno dei salti logici.

Si sorvola sul fatto che la mancanza della cultura vera e propria di omaggiare una donna con i fiori, Ăš solo un tassello del mosaico della societĂ  albanese patriarcale dell’epoca.

Epoca in cui si sbandierava l’emancipazione della donna, ma la donna rimaneva pur sempre una figura subalterna all’uomo per la configurazione patriarcale della societĂ .

Per cui anche l’atto di donare dei fiori alla propria donna oppure di estendere l’usanza per ricorrenze familiari e delle cerchie di amicizie, era una conseguenza del suddetto forma mentis.

Eccezioni a questo approccio ci potevano essere stati, riguardanti persone di un certo spessore culturale e specie nelle zone urbane, ma nelle zone rurali questo diventava un fenomeno quasi inesistente.

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