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Con quelle donne, appena arrivate al bar – diciamolo pure, in assenza degli uomini…

Di Adela Kolea

Sono incredula al veleno che è stato riversato su web a Vanessa Incontrada sull’aspetto fisico, ora e non solo ora, ma da un po’ di tempo a questa parte…

📌Allego una pagina del mio diario dal mare, normalizzando il fisico normale e basta…
🏖 🌞🩱👙🌊🌴

📌Spiaggia, Riviera Romagnola:

Un gruppetto di donne italiane, emigranti in Svizzera, mi ha invitata a prendere il caffè nel bar della spiaggia e mi sono aggregata volentieri.

I vacanzieri italiani emigranti – specie quelli in Svizzera – hanno costituito buona parte dei nostri vicini di ombrellone, oltre ai soliti turisti tedeschi.

Io amo – non solo la compagnia per il temperamento che ho – ma quando sento storie di vita inerenti all’emigrazione, le vicende mi trasportano e mi immedesimo facilmente in ciò che gli emigranti raccontano. Chissà perché…!

Tuttavia, non vorrei soffermarmi qui né sulla questione “turismo”, né nel fenomeno “emigrazione” in particolare.

Con quelle donne, appena arrivate al bar – diciamolo pure, in assenza degli uomini, tra donne ci si confida solitamente con nonchalance e la spensieratezza tipica su delle questioni femminili – è iniziata una vera e propria “battaglia alle insicurezze estetiche, un incontro di pugilato” contro bruffoli, cellulite, smagliature, vene varicose, rughe, cicatrici di un eventuale parto cesareo o qualche intervento, imperfezioni quale, seno grande e sproporzionato, cadente, seno piccolo, glutei deformi, ecc…

Insomma: uno dirà “hai voglia di un gradito caffè…!”, però devo ammettere che quel caffè l’ho gustato particolarmente, perché sapeva di vita!

Le (inutili) preoccupazioni di quelle donne sull’estetica – tra l’altro, belle donne … – erano delle insicurezze collegate specialmente a dei percorsi di vita che, volente o nolente, lasciano segno sia interiormente, che esteriormente nella donna, perché collegate magari con gravidanze, parti, ma non solo: collegate non necessariamente alle gravidanze, ma semplicemente a svariate fasi di vita, in cui lo stato d’animo della persona influisce anche sull’estetica, con ipotetica perdita di peso od aumento, come lo stress, con svariati disturbi ormonali, ecc…

Una diceva ad esempio:

“Mi sono comprata questo costume da bagno intero, perché mi copre la pancia!”

Un’altra: “Questo mio costume è invece appropriato per mascherare le smagliature nella pancia, in quanto a vita alta!”

Un’altra ancora: “Questo mio bikini ha la parte di sopra fatta in modo tale, di modellarmi il seno grande, che tende ad essere cadente e ha perso tonicità.”

Un’altra, commentava sul pareo con cui copriva le vene varicose uscite post parto…

Non dico che tra di loro mancassero quelle con forte autostima e contente di se stesse, ci mancherebbe, ma ho voluto riportare appositamente questo lato vulnerabile della donna, con cui – anche in silenzio forse…- nel corso della vita, ognuna si è relativamente imbattuta…

Certo, in primis pensando alla salute, una donna deve poi fare di tutto per stare bene con se stessa e per vincere le sue insicurezze.

Viene difficile oggi questo – ipocrisia a parte – in un mondo in cui, l’estetica ne fa da padrona e l’immagine è al centro della quotidianità, comunque la perfezione non esiste in nessuno, né dentro, né fuori e le donne devono mostrarsi sicure per come sono.

È semplice, è un’esigenza umana, un diritto…

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