đźđč Ieri, presso La Feltrinelli di Bari, la scrittrice Anilda Ibrahimi ha presentato la sua ultima opera “Volevo essere Madame Bovary”, la storia di una donna che insegue il piacere di un amore proibito andando incontro alle proprie radici. Per dirla con le parole dello scrittore e critico letterario, Fabio Rocchi, “una donna alla ricerca di sĂ©, ma allo stesso tempo capace di prendere decisioni contro corrente”. Insieme alla giornalista Antonella Fazio, la scrittrice ha parlato delle sfide delle donne del nostro tempo e di come la formazione e l’autonomia guadagnata con il proprio lavoro possono renderci libere.
đŠđ± Dje, nĂ« librarinĂ« La Feltrinelli tĂ« Barit, shkrimtarja Anilda Ibrahimi prezantoi librin e saj “Volevo essere Madame Bovary”, historia e nje gruaje qĂ« ndjek kĂ«naqĂ«sinĂ« e njĂ« dashurie tĂ« ndaluar duke u kthyer nĂ« origjinĂ«. PĂ«r ta thĂ«nĂ« me fjalĂ«t e shkrimtarit dhe kritikut letrar, Fabio Rocchi, “njĂ« grua qĂ« Ă«shtĂ« nĂ« kĂ«rkim tĂ« vetvetes, por nĂ« tĂ« njĂ«jtĂ«n kohĂ« nĂ« gjĂ«ndje tĂ« marrĂ« vendime qe shkojnĂ« kundĂ«r turmĂ«s”. Shkrimtarja, nĂ« bashkĂ«bisedimin me gazetaren Antonella Fazio, nĂ«nvizoi sfidat pĂ«r gratĂ« e kohĂ«ve tona dhe se Èi, shkollimi dhe puna janĂ« nĂ« gjĂ«ndje t’u garantojnĂ« grave autonominĂ«./leaquilediseta
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