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In Albania il pellegrinaggio dei sacerdoti

Sarà l’Albania la meta del prossimo pellegrinaggio primaverile dei sacerdoti della diocesi di Roma. Un tradizionale appuntamento che si era fermato negli ultimi anni a causa della pandemia, ma che ritorna in questo 2023: dall’11 al 15 aprile i presbiteri romani saranno dunque in Albania, accompagnati dal cardinale vicario Angelo De Donatis. «Vogliamo riprendere una bella tradizione di fraternità sacerdotale che la pandemia del Covid ci aveva costretto ad interrompere. Sarà un’occasione propizia per crescere nella conoscenza e nella comunione tra di noi», scrive il cardinale De Donatis nella lettera di invito.

L’itinerario è organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi e prevede, dopo il viaggio in aereo, la visita alla capitale albanese Tirana, dove i sacerdoti alloggeranno per tutto il viaggio. Qui il gruppo scoprirà innanzitutto il Museo Bunk’Art, realizzato all’interno del bunker atomico di Enver Hoxha e dedicato alla storia dell’esercito comunista albanese e alla vita quotidiana degli albanesi durante il regime. La prima giornata si concluderà con la Messa nella parrocchia affidata a don Tommaso Morelli, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma.

Il 12 aprile i partecipanti saranno invece a Orcida, uno dei centri culturali più importanti della penisola Balcanica, nella Macedonia del Nord. Il territorio di Orcida ospitò infatti antichissimi insediamenti illirici e poi greci. Nel 1979 la città e il suo lago sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Giovedì 13 aprile i sacerdoti parteciperanno alla Messa nella cattedrale di Tirana e incontreranno il clero locale; nel pomeriggio visiteranno la chiesa della Resurrezione di Cristo, cattedrale della Chiesa ortodossa albanese. Ancora, proseguiranno verso la chiesa del Sacro Cuore e vedranno la Casa delle Foglie, il più recente museo albanese «e probabilmente il più affascinante – spiegano dall’Opera romana –. È considerato l’equivalente del Museo della Stasi nella ex Germania dell’Est. Le foglie hanno un duplice significato: indicano le tracce nascoste nel bosco ma anche il lascito di registri e dossier sugli albanesi».

La città di Scutari sarà protagonista nella giornata seguente, venerdì 14 aprile. Qui il gruppo romano potrà visitare la cattedrale di Santo Stefano Protomartire e il Memoriale della Persecuzione contro i cattolici, gli ortodossi e gli islamici durante il regime comunista. Incontreranno poi la comunità delle Suore Stigmatine, che operano in un Centro di accoglienza per bambini di famiglie bisognose. Anche a Scutari una parrocchia è affidata a un sacerdote fidei donum della nostra diocesi, don Raffaele Gagliardi. L’ultimo giorno, prima di riprendere l’aereo per rientrare a Roma, i presbiteri scopriranno Kruja, antica capitale albanese e simbolo della resistenza anti-ottomana.

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