Piccola guida alla città di Tirana. Dai nuovi musei ai locali dove tirare tardi, dagli hotel più accoglienti ai ristoranti, ecco cosa non perdere della capitale dell’Albania. Che proprio oggi festeggia i 104 anni di indipendenza dall’Impero ottomano che dominò il Paese per cinquecento anni
Da Francesca Masotti /viaggi.corriere.it/
Ho timidamente cominciato a farsi strada tra le destinazioni turistiche più apprezzate del momento, la colorata capitale dell’Albania è una meta imperdibile per chi ha voglia di scoprire una città vicina eppure ancora sconosciuta. Tirana è una delle capitali più vivaci d’Europa, giovane e piena di cose da vedere: bunker trasformati in musei, gallerie d’arte contemporanea, locali all’avanguardia, ristoranti di ottima cucina, il tutto a prezzi decisamente contenuti. Se avete voglia di scoprire una città diversa dalle solite destinazioni a poco più di un’ora di volo dall’Italia, Tirana è il posto giusto per voi.
TIRANA: PERCHÉ ANDARE ORA
Tirana sta esplodendo, ogni mese succede qualcosa di nuovo. È una città affascinante, giovane e piena di sorprese che, negli ultimi anni, ha vissuto un cambiamento a 360°. La rinascita risale al 2000, quando l’allora sindaco e artista, oggi premier del paese, Edi Rama, decise di mettere sotto sopra la città e di rivoluzionarne completamente l’aspetto originario con il progetto Green, aumentando le aree verdi e dando nuova, e colorata, vita ai vecchi e grigi edifici dell’epoca comunista.
A Tirana si respira aria di cambiamento e, soprattutto, qui ci sono persone che si mettono veramente in gioco. Primi fra tutti, gli ideatori del Tirana Ekspres (in Rruga George W. Bush, P.19). Nato nel 2011 su un binario della vecchia stazione dei treni, a seguito della demolizione del capannone che, per oltre due anni, ha ospitato performances internazionali ed eventi artistici, questo gruppo di giovani si è trasferito in centro mantenendo l’intento originario: essere uno spazio a disposizione dello sviluppo della scena artistico-musicale alternativa albanese. L’interno dei locali riproduce una stazione del treno con panchine e tabelloni che riportano gli orari di partenza. Ogni giorno della settimana è dedicato ad un genere artistico, si spazia dal cinema alla letteratura, dalla musica alle esposizioni.
Tirana è la città che non ti aspetti. La voglia di fare cultura e arte si respira in ogni strada. Passeggiando per il centro vi accorgerete che molti qui hanno investito in questi settori dando vita a gallerie e a manifestazioni tra le più importanti dei Balcani, come la Biennale di Tirana, il Premio Onufri, organizzato dalla Galleria d’Arte Moderna, e il Tirana International Film Festival. Due dei più importanti centri di arte contemporanea dell’est Europa si trovano qui. Il Tirana Art Lab (in Rruga Ymer Kurti P.2/1) fondato nel 2010 con lo scopo di promuovere gli artisti emergenti albanesi, e del sud-est europeo in generale. Situato alle spalle dell’Università di storia dell’arte, ospita eventi culturali, esibizioni, cinema, workshops, concerti e una biblioteca aperta al pubblico con riviste e libri in inglese, albanese e italiano legati al mondo dell’arte. E il Tirana Art Center (in Rruga e Elbasanit P.2, Sh. 1/2) che ha mosso i primi passi nel 2007.
COSA VEDERE A TIRANA
Il cuore di Tirana è piazza Skanderbeg al cui centro si erge la statua dell’eroe nazionale protagonista di molte battaglie contro l’Impero Ottomano in difesa dell’Europa e della cristianità. Proprio questa piazza immensa, ogni anno, il 28 novembre, diventa il ritrovo principale per celebrare l‘indipendenza dell’Albania dall’Impero ottomano che dominò il paese per cinquecento anni. Si tratta di una delle ricorrenze più sentite del Paese in occasione della quale le strade e le piazze di Tirana si riempiono di persone con bandiere nazionali per festeggiare.
Incredibile, ma a pochi metri dalla sua statua si trova la principale moschea della città, Xhamia e Et’hem Beut, dietro la quale spunta la Torre dell’orologio da cui si ha una bella vista panoramica sulla stessa. Sulla piazza affacciano anche il Teatro dell’Opera e il Museo di Storia Nazionale al cui interno è narrata la storia dell’Albania dal paleolitico al comunismo. Spettacolare il grande mosaico a muro che adorna la facciata, intitolato Albania, dove sono rappresentate tutte le vittorie del popolo albanese.
Anche la Galleria di Arte Nazionale e il TICA, Tirana Institute of Contemporary Art (in Rruga Luigj Gurakuqi, P.89), meritano una visita. Quest’ultimo, in particolare, è un punto di riferimento per gli artisti di tutto il mondo interessati a lavorare nella capitale albanese. Per non farsi mancare niente, da due anni è stato inaugurato il più grande bunker antiatomico costruito ai tempi della dittatura: il Bunk’Art (in Rruga Teki Selenica – Rruga Muhamet Deliu) museo storico e galleria d’arte metaforicamente e letteralmente underground. Una mega struttura di cemento estesa su quasi tremila metri quadrati progettata per ospitare la nomenclatura dell’epoca comunista in caso di attacchi nucleari. È impossibile non rimanere colpiti, e affascinati, da quest’aria di cambiamento che ha pervaso la capitale albanese.
L’ultimissima novità? Il 19 novembre è stato inaugurato il Bunk’Art 2 (Rruga Abdi Toptani), un museo situato nei locali dell’ex rifugio antiatomico del ministero degli interni, dedicato alle vittime del regime comunista.
Dopo un’intensa giornata di visite tra musei e gallerie, però, non c’è niente di meglio che rilassarsi sorseggiando un aperitivo. Per questo si può andare da Pepper Lounge (in Rruga Ibrahim Rugova), un hip garden di tutto rispetto vicino Piazza Skanderbeg.
La vita notturna di Tirana si concentra principalmente alle spalle del Parco Rinia, il pomone verde della città, più precisamente a Blloku, l’ex quartiere “proibito” che ospitava la residenza del dittatore Hoxha e le case dei funzionari del partito è oggi l’area più movimentata della città. I migliori cocktail della capitale si bevono da Nouvelle Vague e da Colonial Café (entrambi in Rruga Pietër Bogdani). Radio (in Rruga Ismail Qemali), invece, è uno dei locali più hipster e cool della città dove passare una serata all’insegna del divertimento. Altro punto di incontro dei giovani è la Piramida, ex mausoleo del dittatore Hoxha, al cui interno è ospitato il locale Mumja (in Shetitorja Murat Toptani) che organizza party sfrenati. Un nome, un programma.
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DOVE DORMIRE E MANGIARE A TIRANA
Per una pausa caffè (o grappa, un must qui in Albania) fate un salto da Komiteti (in Rruga Fatmir Haxhiu). Qui potete scegliere tra 25 varianti di raki, la bevanda alcolica nazionale, prodotte artigianalmente. Si tratta di un caffè-museo, dove sono esposti oggetti da collezione prodotti in Albania durante il comunismo, il cui intento è di promuovere il patrimonio culturale-materiale albanese.
Da Otium (Ruga Brigada VIII) il menù cambia ogni giorno a seconda degli ingredienti freschi disponibili nei mercati. Per dell’ottima cucina italiana Salt (in Rruga Pietër Bogdani) è l’ideale, un moderno ristorante aperto da poco dove la pasta è fatta a mano. Il wine bar Bufe (in Blv. Gjergj Fishta), invece, offre un’eccellente selezione di vini.
La notte si passa all’Hotel Kotoni (in Rruga Donika Kastrioti 4), a Blloku, ovviamente, un boutique hotel ospitato in un edificio storico in stile italiano, con eleganti camere realizzate da giovani architetti. Di stampo completamente diverso, adatto ai giovani backpackers, è il Milingona Hostel (in Rruga Vehbi Agolli, Vila nr. 5), un graziosissimo ostello gestito da tre sorelle, membro del Best Balkan Hostels, situato alle spalle del Ministero degli Affari Esteri. Ospitalità albanese, arredi tipici dei Balcani e giovane clientela sono gli ingredienti base di questo posto unico nel cuore di Tirana.
COME ARRIVARE A TIRANA
A Tirana si arriva grazie alle compagnie aeree lowcost BluePanorama e Mistral Air che collegano numerose città italiane all’Aeroporto Internazionale Nënë Tereza.
SICUREZZA: MUOVERSI A TIRANA
La situazione generale di sicurezza a Tirana, e nel resto dell’Albania, è buona. Se si desidera fare un giro fuori Tirana è possibile affittare un’automobile in uno dei numerosi car rent sparsi per la città. È, tuttavia, opportuno fare attenzione alle condizioni del manto stradale che, in alcune zone del paese, è in condizioni un po’ precarie.