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Rispetto tutte le religioni, ma ne scelgo solo una: la mia religione è l’umanità.

Nga Anila Alushi

Quando si diventa genitori, la prima reazione istintiva nei loro confronti è quella di proteggerli da ogni pericolo, ma anche da ogni dispiacere.

Ecco, io credo che proteggerli dai dispiaceri e dal dolore sia sbagliato poiché ostacola la loro crescita, la loro maturazione, rischiando di formare persone apatiche, acide, insensibili e ciniche.

Per questo abbiamo deciso di raccontare loro (con linguaggio e immagini meno traumatici possibili) quello che sta succedendo ai bambini della Syria. L’empatia è stata immediata anche perché i nostri cuccioli sanno che noi siamo ex immigrati, scappati prima che nascessero, da situazioni difficili e futuro incerto.

Non abbiamo corso scalzi con loro in braccio, siamo stati più fortunati, ma abbiamo comunque corso disperati verso l’Europa proprio per poter far nascere le nostre creature laddove ci fossero più diritti, pace e umanità.

Guardare queste persone con i loro piccoli per le strade della pace, scalzi, affamati, terrorizzati quasi come per le strade della guerra, mi fa sentire inerme, debole, piccola. Ci siamo chiesti cosa possiamo fare, e proprio da piccoli, inermi e deboli, non possiamo fare null’altro che solidarizzare con loro…mettendoci, appunto, (come minimo) la faccia.

Sì, ho il cuore spaccato e non mi importa se qualcuno mi considera buonista, irrazionale, emotiva, incosciente o altro del genere. La loro religione, la loro cultura, le differenze, la loro pelle, la loro educazione, il loro modo di vivere non mi fa paura.

Mi fa paura invece un Europa incoerente e impaurita dalle religioni altrui dove la libertà di credo, di culto, di fede, spesso è solo un farsa! Per cui le rispetto tutte, ma ne scelgo solo una: la mia religione è l’umanità.

#savesyriaschildren #withsyria #stayhuman

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