Di Gabriela Ferrero
Tra il 14 e il 15 aprile 2017, la nave Iuventa dell’associazione tedesca Jugend Rettet, con a bordo il personale medico dell’associazione italiana Rainbow 4 Africa – associazione che opera nell’ambito dello sviluppo e della cooperazione internazionale, nata a Torino nel 2007 – ha raggiunto e tratto in salvo 800 persone, tutte trasferite sulla nave Rhine della Marina Militare Tedesca, che ha successivamente prestato soccorso anche alla nave Phoenix dell’associazione MOAS.
Al momento nel mare attorno alle due imbarcazioni ci sono 2 barche di legno e 6 gommoni, per un totale di circa 1700 persone. I soccorsi sono in corso, ma la capacità delle due imbarcazioni di soccorso è inferiore rispetto al numero delle persone da soccorrere: molti dovranno rimanere in mare, sui gommoni, privi anche di giubbotti di salvataggio. Nella notte Iuventa e Phoenix rimarranno, già cariche di migranti, le uniche imbarcazioni in zona Search and Rescue al largo delle coste libiche. Rimangono in attesa di rinforzi.
Il Dott. Paolo Narcisi, direttore della Onlus Rainbow 4 Africa, commenta: “Le ONG sono state accusate di fare il 30% dei soccorsi, oggi questa percentuale è molto piu’ alta. Le ONG sono state lasciate da sole. Dov’è Frontex?”