Di Blendi Fevziu, Tradotto da Exit.al
Alla domanda se il prossimo Presidente della Repubblica sarà il prodotto di un ampio consenso, Edi Rama, ospite nel mese di settembre del programma Opinion, ha dichiarato:
“Questa questione non è più in discussione, il nuovo Presidente appartiene alla coalizione di maggioranza e verrà eletto da questa coalizione!”
Questa domanda, ripetuta ancora una volta nel mese di gennaio durante un’intervista rilasciata a TV Klan, ha ottenuto la stessa risposta: il Presidente appartiene alla maggioranza.
Nei giorni successivi, Rama e Meta non hanno negato il fatto che il Presidente deve essere scelto dall’attuale maggioranza, e si è addirittura parlato di un compromesso tra loro due e di un Presidente espresso da LSI.
Non è accaduto niente nei primi due turni delle elezioni presidenziali ed è stata fissata la data del terzo turno. Nei primi due turni non sono stati presentati candidati. Sembra assurdo, perché PS, LSI e PDIU insieme hanno i voti per eleggere il Presidente.
Alla domanda su questa manovra politica, Meta ha detto che la maggioranza è in attesa di un accordo con l’opposizione ed è in attesa di un consenso più ampio e sperava che questo accadesse in questa settimana.
In realtà, la scelta del Presidente non è per il momento una preoccupazione del PD. Il Partito Democratico ha smentito le voci che dicono che il prossimo Presidente potrebbe essere oggetto di un possibile accordo o di uno scambio per risolvere la crisi. Dalla maggioranza provengono voci che riferiscono che ci sono due personaggi dell’opposizione che potrebbero ricevere un ampio consenso. Ma, nello stesso tempo, il Partito Socialista ha dichiarato che non c’è alcun cambiamento dalle vecchie dichiarazioni di Rama. L’affermazione che il Presidente deve essere scelto dalla maggioranza è confermata. Così l’intera storia sembra strana.
Il 27 aprile ci sarà il terzo turno delle votazioni. Se anche questo turno non porta a niente, ce ne saranno altri due. Se anche le altre due votazioni non porteranno alla fumata bianca, si dovrà andare automaticamente alle elezioni. La prima data disponibile è l’11 giugno. Quindi una settimana prima della data già stabilita per tenere le elezioni. In questo caso, la costituzione non lascia equivoci. In questo caso il Partito Socialista e LSI possono beneficiare della nuova procedura per le elezioni e possono ignorare la decisione del KQZ, riguardo la richiesta di rinvio della registrazione delle coalizioni. Nella nuova situazione entrambi i partiti possono registrarsi come coalizione. Anche se questo non è il modo migliore, può essere comunque utilizzato per uscire dalla situazione di stallo.
Tuttavia queste due settimane che mancano alle elezioni di Kavaja saranno settimane decisive per la politica albanese!