Di Lorenzo Madaro, LA REPUBBLICA, Il volto – oltre l’identita
«Parlare di Fate Velaj non è cosa facile», sostiene il primo ministro albanese Edi Rama. All’artista è dedicata la mostra — con settanta fotografie — che si apre alle 18.30 nel castello di Otranto con un talk a cui partecipano l’artista, il sindaco Pierpaolo Cariddi, l’assessore regionale alle industrie turistiche e culturali Loredana Capone, il direttore del polo biblio-museale della provincia di Lecce, Luigi De Luca, Giusi Giaracuni, curatrice del progetto, e il cantante Goran Bregovic.
Pittore, fotografo, romanziere, politico: chi è Velaj? «Credo che oggi l’artista debba essere un attivista, non si può pensare che possa avere un ruolo fisso, definibile per categorie. L’artista nella contemporaneità deve avere un nuovo ruolo», suggerisce egli stesso, aggiungendo: «Noi artisti oggi abbiamo grandi responsabilità sociali e politiche, perciò non ci si può limitare a fare della decorazione, ma bisognerebbe offrire proposte e vie di scampo dal mondo di oggi, perché il mondo oggi soffre.
Bisogna quindi essere ideatori di un nuovo mondo e suggerire delle prospettive per il futuro della società». La mostra di Otranto — prima tappa di un progetto itinerante — è un’ampia galleria di ritratti fotografici dedicati ai Balcani, Velaj ha realizzato tutte le fotografie esposte durante i suoi viaggi degli ultimi anni, girovagando tra Albania, Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia, Montenegro, Kosovo e Bosnia.
Sono intellettuali o persone comuni, uomini, donne e bambini ritratti nella loro dimensione domestica o lavorativa, senza pose o inquadrature forzate. È quindi una mappatura di stati d’animo e personalità, Fino al 4 marzo 2018, tutti i giorni, dalle 10 alle 19. Info 0836.21.00.94
Lorenzo Madaro
29 dicembre 2017 sez.
