Professionisti e Governo siano insieme per combattere l’informalità. L’avvocato Haxhiraj condivide le tesi della direttrice Ice Elisa Scelsa: “No a consulenti fai da te e sì a un impegno per non cambiare le regole fiscali per 2 o 3 anni”.
Artur Nura: Un caro saluto agli ascoltatori di Radio Radicale, qui per la rubrica Albania e Italianofona propongo un intervista con l’Avvocato Egli Haxhiraj, Titolare dello Studio Legale e Fiscale Fare Impresa in Albania. Grazie per aver accetare questa intervista.
Egli Haxhiraj: Grazie a te Artur, é sempre un piacere essere con gli amici di Radio Radicale e con te.
Artur Nura: Allora Egli, dobbiamo parlare questa volta della realtà imprenditoriale italiana in Albania. Lei come ufficio offre assistenza agli imprenditori italiani in Albania. Possiamo dire, quali sono le facilità che trova un imprenditore piccolo o medio, e perché i grandi non sono ancora arrivati in Albania?
Egli Haxhiraj: Artur, noi siamo uno studio legale e fiscale di Avvocati e Dottori Commercialisti che segue più di 200 imprese italiane che hanno investito qua in Albania.
Noi accompagniamo l’imprenditore dal momento che arriva in Albania per la fase di esplorazione del Paese fino alla costruzione della società e alla consulenza giorno dopo giorno della sua impresa Albanese.
Quindi siamo i primi a ricevere sia il loro segnale per le cose positive che loro trovano in Albania, sia i problemi.
Posso dire che la prima cosa che li sono soddisfa é il livello della tassazione, molto basso rispetto all’Italia e altri Paesi del regione balcanica.
Artur Nura: Possiamo parlare in cifre per cortesia?
Egli Haxhiraj: In Albania ci sono le flat tax che sono progressive in base al reddito dell’azienda.
La tassazione secondo la legge entrata in vigore nel 2016 è:
– 0% per le piccole imprese con un fatturato annuo fino a 5.000.000 Lek (40.000 Euro)
– 5% per le piccole imprese con un fatturato annuo da 5.000.000 Lek fino a 8.000.000 Lek (61.000 Euro)
– 15% per le imprese con un fatturato annuo più di 8.000.000 Lek (61.000 Euro)
Artur Nura: Altro doveri fiscali per gli impiegati e per gli altri adempimenti?
Egli Haxhiraj: Si, gli stipendi e i salari sono molto bassi rispetto alla media europea, e anche i contributi sociali sanitari che loro pagano nei confronti dello Stato per i dipendenti
Si parla ad esempio, per un stipendio minimo di 180 €, di 40€ di contributi di cui 20 li paga il datore di lavoro e 20 il dipendente.
Quindi questi costi, queste agevolazioni fanno si che l’Albania sia un Paese molto appetibile per gli imprenditori italiani soprattutto in un contesto di globalizzazione dove si va a concorrere con altre realtà che hanno a loro volta dei costi bassi. Pensiamo alle imprese che hanno internazionalizzato in Cina o India, o anche in Romania o altri Paesi del Europa dell’est. Quindi le aziende italiane per essere competitive nei confronti dei loro colleghi internazionali, vengono a localizzarsi qua in Albania e diciamo che affrontano meglio la globalizzazione con una società di diritto Albanese.
Artur Nura: Intanto abbiamo parlato delle facilità ma non è tutto roseo. Almeno per Radio Radicale la dottoressa Elisa Scelsa ha parlato anche di una certa informalità che rappresenta delle difficoltà per gli imprenditori italiani. Come la vede lei questo tema secondo me molto realistico?
Egli Haxhiraj: Esatto, la dottoressa Elisa Scelsa ha ragione. Lei si esprime con una visione molto chiara sulla realtà Albanese soprattutto per quanto riguarda la parte informale perché molte imprese Albanesi, sfruttando la mancanza di un controllo sul territorio da parte dell’autorità fiscale locale, cercano insomma di evadere le tasse o di concludere rapporti d’affari non nella forma richiesta dalla legge – eludendo quindi il notaio o le scritture private autenticate. Quindi si crea una sorta di zona grigia nella quale l’imprenditore italiano viene in Albania pensando di trovarsi davanti a usi o pratiche non formali, e diventa anche lui in un certo senso molto aperto a questo modus operandi; poi però in un secondo momento questo crea delle problematiche personali e aziendali, perché le imprese hanno il dovere diritto di dichiarare tutto quello che fanno in Albania. Non creando rapporti giuridici con professionisti davanti ai notai, incorrono allora in problemi molto importanti quando si tratta di fare prevalere i propri diritti in questi rapporti. Io consiglio sempre a tutte le imprese che vengono in Albania di rivolgersi ai professionisti locali, non tentare di fare le cose in maniera propria o amatoriale, ma di contattare esperti con una conoscenza della legge italiana e con una licenza per esercitare la professione di consulente qui in Albania secondo gli albi professionali della consulenza legale e fiscale. In questo modo si crea una tutela maggiore e si evitano molti problemi!
Artur Nura: Va bene. Intanto al confronto con l’amministrazione pubblica come la vede lei, l’Albania é all’altezza delle aspettative degli imprenditori italiani?
Egli Haxhiraj: Allora, noi e quando dico noi intendo anche l’Associazione Confindustria Albania della quale Fare Impresa fa parte, stiamo cercando di dialogare con gli attori istituzionali e di mettere l’accento su quelle che sono le problematiche concrete e le soluzioni. Noi non vogliamo criticare in maniera vuota le Istituzioni ma creare un rapporto di collaborazione propositivo per tentare di risolvere queste problematiche dal punto di vista pratico e non semplicemente teorico.
Anche individualmente nel nostro modesto ambito stiamo proponendo un documento da presentare al Governo albanese che contiene le criticità che speso incontriamo nel nostro Studio Legale e Fiscale. Criticità che posso riassumere in 2-3 punti che sono quelli più importanti secondo me.
Innanzitutto, la parte dei permessi di soggiorno: bisogna, per le imprese italiane che costituiscono un grande gruppo di investitori, rendere le procedure più snelle, proprio perché bisogna privilegiare questo flusso di imprenditori in Albania che porta capitali e know how. Quindi snellire la fase burocratica del permesso di soggiorno é secondo me tra le priorità
Il problema é che quando arrivano in Albania non hanno idea di quanto tempo possano rimanere sul territorio, di quanto tempo deve passareda quando loro devono chiedere il permesso di soggiorno. Magari quando arrivano all’aeroporto potrebbero essere informati dei loro diritti con un opuscolo su quanto possono rimanere e che devono fare per ottenere il permesso.
Il secondo punto riguarda il rimborso Iva. Una questione annosa per tutte le imprese in Albania perché c’è una procedura particolare per cui se si richiede il rimborso dell’Iva arriva una squadra di ispettori in azienda e devi dare conto di tutta una serie di atti anche in seguito ai quali non si ha la certezza che il rimborso dell’Iva sarà fatto in tempi brevi.
Questo é un secondo punto che stiamo cercando di contrastare, con una sinergia con le autorità albanesi per risolvere queste pratiche perché un imprenditore deve aver diritto di essere rimborsato, poiché in caso di somme ingenti il mancato rimborso può danneggiare la sua impresa a lungo termine!
Artur Nura: Intanto un altro elemento importante, secondo me, che ha menzionato la dott.essa Elisa Scelsa é anche il dinamismo delle politiche fiscali, che cambiano spesso e che portano anche preoccupazioni per imprenditori italiani. Come la vede lei che ha una lunga esperienza nell’assistere questi imprenditori?
Egli Haxhiraj: Esatto, diciamo che tutti i Paesi che hanno le migliori politiche fiscali non le cambiano così velocemente, quindi c’è bisogno di un periodo di stabilità fiscale nel quale il Governo per 2-3 anni si impegna con un memorandum a non cambiare le procedure fiscali ma a creare delle certezze per gli imprenditori che arrivano. Sicuramente c’è da dire che da questo gennaio il governo Albanese ha introdotto due incentivi importanti per alcune categorie d’imprenditori: ad esempio gli imprenditori informatici che producono software in Albania hanno una flat tax del 5% dal gennaio 2018. Mentre invece per le imprese che investono nel settore turismo, se si tratta di investimenti sopra i 5 milioni di euro, hanno un vantaggio fiscale che pagano zero tasse per 10 anni.
Queste politiche sono ben accettate e sono ben volute anche dalla comunità degli imprenditori italiani in Albania, però c’è anche bisogno di un periodo di almeno a 2-3 anni nel quale le altre leggi procedurali e fiscali rimangono invariate.
Artur Nura: Intanto bisogna ricordare a chi ci ascolta che il governo Rama 2 ha fatto un aggiungere un ministro che e’ proprio per le piccole e medie imprese. Secondo lei, é stata efficente questa scelta politica tramite la nomina del Ministro Sonila Qato, ministro senza portafoglio no?
Egli Haxhiraj: Secondo me é un passo importante perché é tra i pochi casi penso al mondo dove vi sia un ministro, anche senza portafoglio ma dedicato alle problematiche delle imprese, come la stessa Dottoressa Qato ha ricordato in un recente intervento a Confindustria Albania. Questo é un lavoro molto difficile che richiede impegno da parte di tutti attori per cercare di evidenziare le problematiche e risolverle, ma sicuramente é un passo in avanti. Giusta priorità è uno sportello che davvero reagisca in maniera immediata a quelle che sono le problematiche degli imprenditori stranieri soprattutto italiani qua in Albania: il governo Rama e’ stato molto efficace nel convincere gli investitori a venire a investire qua, e se vuole secondo me creare le giuste opportunità perché ne vengano altri, bisogna che si trattino bene quelli che sono già qua.
Abbiamo avuto purtroppo dei casi specifici che seguo personalmente con delle problematiche soprattutto nel settore giudiziario che in Albania in alcuni casi é molto corrotto!
Artur Nura: É peggio in Italia, ti assicuro …
Egli Haxhiraj: Sicuramente ma noi siamo un Paese molto piccolo, e le decisioni dei magistrati influenzano tantissimo la vita personale degli imprenditori quindi questa deve essere una condizione. Sei, un investitore non si sente di investire in un paese dove non c’è la certezza di diritti: ad esempio in un caso concreto abbiamo un imprenditore italiano che viene ripetutamente sollecitato dei vari ispettori del lavoro o dagli ufficiali della polizia giudiziaria per delle questioni che sono puramente di natura civile e non attengono al giudizio penale.
Noi informeremo anche le istituzioni di questo caso!
Artur Nura: Avete fatto presente al Ministro Sonila Qato?
Si, noi alla dottoressa stiamo scrivendo una lettera e abbiamo adesso iniziato le procedure anche per informare l’ambasciata Italiana a Tirana, il primo ministro Rama e gli attori istituzionali in maniera che da questo problema, che é un problema specifico, possa derivare anche una soluzione generale per tutti gli altri imprenditori i quali devono vedere eseguiti i propri contratti civili che hanno firmato e rispettati i propri diritti!
Artur Nura: Intanto se sarà possible possiamo mettere il microfono di Radio Radicale e degli Approcci Italo Albanesi a disposizione di persone per farsi per sensibilizzare politicamente il nostro governo ma anche il governo italiano.
C’e altro che potra aggiungere che potra essere interesante per chi ci ascolta e vuole investire in Albania?
Egli Haxhiraj: Secondo me l’Albania é un paradiso per le società informatiche che operano in tutto il mondo e non hanno bisogno di una sede fisica, intesa come le vecchie imprese che investono negli altri settori, ma hanno bisogno di giovani ingegneri che lavorano molto bene e a stipendi molto bassi rispetto al resto della regione e con tasse sicuramente minime grazie alla novità dell’incentivo per le aziende informatiche. Per loro qua secondo me è un paradiso veramente da investire.
Artur Nura: Non dimenticare che siamo una società dove gli Italiani ovunque si sentono a casa!
Egli Haxhiraj: Quando loro vengono in Albania si trovano a casa, si trovano accolti in prima persona dai cittadini albanesi come ospiti e quindi come tali vengono trattati.
Artur Nura: Per la tradizione Albanese ospite e come Dio…, comunque é cosi pur essendo esagerata la cosa.
Grazie Egli per questa intervista interesantissima.
Egli Haxhiraj: Grazie a te Artur a alla prossima.
Artur Nura: Da Tirana per Radio Radicale, Artur Nura.