Home Approccio Italo Albanese Albania: la pagella del business tedesco mette il più!

Albania: la pagella del business tedesco mette il più!

Ma le note dolenti restano le tasse e il rompicapo fiscale

Di Alessandro Zorgniotti

Dalla Germania arriva una pagella di incoraggiamento decisamente concreta a favore dell’Albania che cerca di entrare a pieno titolo nel club Europeo.

La pagella è quella emessa dalla DIHA, l’associazione dell’industria e del commercio che rappresenta gli interessi economici tedeschi nel Paese delle Aquile, e che lunedì 7 maggio, nella sede dell’Ambasciata di Germania a Tirana, ha presentato il report dove sono analizzare e riassunte le opinioni e le previsioni sull’economia albanese e sulle opportunità che offre al mondo del business e degli investitori.

Un dato emerge su tutti: il 77 per cento delle 38 aziende intervistate, e già presenti nel nostro Paese, ha dichiarato di essere disposto a investire di nuovo qui. Se si considera che l’indagine congiunturale della DIHA rientra in un sondaggio più ampio che la federazione delle camere di commercio tedesche all’estero ha condotto su tutta l’Europa centrale e orientale, la percentuale evidenziata per l’Albania è superiore a Macedonia, Kosovo, Croazia e Lettonia, anche se per gli investitori nuovi la posizione finale rimane purtroppo quella ultima, ventesima su 20.
I rappresentanti dell’economia tedesca in Albania hanno valutato un totale di 20 fattori come base per le loro risposte.

Purtroppo, le principali complicazioni per gli investitori arrivano dal sistema fiscale e della tassazione, dalla pubblica amministrazione, dai termini di pagamento delle fatture. Ottimismo in calo anche per quanto riguarda il costo del lavoro del personale assunto alle dipendenze.

Leggeri miglioramenti sono stati segnalati nei settori che riguardano: la produttività dei lavoratori, la flessibilità del lavoro (per assunzioni e licenziamenti), la qualificazione del personale, la trasparenza pubblica e la lotta al crimine e alla corruzione. Due condizioni, queste, che la Germania ha indicato come essenziali al governo Rama per il via libera al cammino di adesione dell’Albania all’Unione Europea. Anche se su questo tema i dirigenti della DIHA, sebbene incalzati dalle domande dei molti giornalisti presenti, hanno preferito utilizzare termini politicamente corretti e diplomatici data la delicatezza delle procedure in corso nelle sedi UE.

In definitiva, l’indagine realizzata si conferma assolutamente utile per misurare il punto di vista di una Nazione, la Germania, che essendo il motore economico e finanziario dell’Europa è diventata anche il nuovo Paese di riferimento per la gran parte dei cittadini Albanesi, soprattutto giovani, orientati a emigrare all’estero in cerca di fortuna economica e lavorativa.

L’auspicio, per chi come noi continua a credere negli approcci italo albanesi, è che iniziative analoghe – in termini di sondaggi all’interno della comunità economica italiana – siano portate avanti anche dalle istituzioni che rappresentano l’Italia in Albania, dal momento che i problemi denunciati sono fondamentalmente gli stessi e che proprio le associazioni italiane qui presenti hanno sollevato con una forza senza precedenti il tema della legalità e dell’incertezza fiscale.

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