Fresca di inaugurazione una settimana fa – con il taglio del nastro da parte del Sindaco di Tirana Erion Veliaj e dell’ex Ministro italiano Andrea Riccardi oggi a capo della Società Dante Alighieri – la Scuola Italiana a Tirana, che in Rruga Qemal Stafa si sviluppa sui due piani di una villa di stile italiano degli anni Venti, non va in vacanza e anzi è già impegnata per l’inizio del prossimo anno scolastico.
Diretta dalla Professoressa Sara Alesi, che ha portato avanti con successo il progetto didattico educativo, fino a farne una realtà concreta e vitale nel panorama didattico e formativo di Tirana e Albania, assieme alle colleghe Concetta Marotta e Daniela Corrias, e oggi nella Capitale Albanese – dove per le vie del centro l’Italiano è una pronuncia sempre più parlata e sentita – è sorto così il primo Centro Dante nel mondo. Un progetto che ha incontrato l’alto elogio del Sindaco Veliaj e il sostegno dell’Ambasciatore italiano in Albania Alberto Cutillo.
Un progetto assolutamente necessario per dare cuore e gambe a una sfida altrettanto esaltante, per utilizzare le parole della Professoressa Marotta, con cui abbiamo avuto il piacere di conversare e che – nella gestione operativa della Scuola – porta la propria esperienza di docente e di madre di famiglia, essendo lei giunta a Tirana, direttamente dal Trentino Alto Adige, per una scelta d’amore del compagno, cittadino albanese, suo attuale marito.
Attraverso una strategia fondata su mirate scelte di carattere pubblicitario, e sul coinvolgimento e la responsabilizzazione delle famiglie, la Scuola Italiana ha ricevuto e sta ricevendo numerose richieste di iscrizione e conta fin d’ora una cinquantina di iscritti ai vari corsi. Attualmente, come ha ribadito la professoressa Marotta, l’Istituto scolastico, rappresentato graficamente da una simpatica Matita animata, garantisce il completamento del ciclo didattico elementare, ma dal 2019 si punta a istituire la sezione di Scuola Media così da coprire l’intero percorso obbligatorio.
Un’attività destinata a incontrare un sempre maggior numero di famiglie sia italiane che miste, italo-albanesi, previste in crescita anche e soprattutto per gli anni a venire, e finalizzata quindi a riprendere e rilanciare la tradizione filo-italiana dell’Albania, Paese nel quale gli operatori privati – come è nel caso appunto della Scuola di Rruga Qemal Stafa – stanno investendo di più delle Istituzioni pubbliche nello sviluppo rinnovato della Lingua di Dante.
Nel corso del colloquio, alla professoressa Marotta i corrispondenti Artur Nura e Alessandro Zorgniotti hanno fatto omaggio di una copia del Manuale di Educazione Finanziaria del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi. Ghisolfi, che in Italia è partito proprio dalle Scuole elementari nella propria opera di educatore economico che ogni anno lo porta a dialogare con 5000 studenti di ogni ordine e grado in tutta Italia, sarà proprio a Tirana, il 5 e 6 luglio, in visita ufficiale presso le varie Istituzioni italiane pubbliche e private del territorio albanese, per illustrare i vari progetti di cooperazione educativa e territoriale fra Piemonte e Albania e per inaugurare le strade a Michele e Pietro Ferrero.