Primario tour operator italiano crea a Tirana un portale web che mette in rete 350 hotel e avvia il progetto di un 4 stelle nella zona Sud, con l’obiettivo di aumentare il numero di famiglie e comitive dal Belpaese. A conferma di come l’iniziativa privata precorra, ancora una volta, quelle pubbliche e diplomatiche binazionali.
Di Alessandro Zorgniotti
Dall’Alpi (tour) al mare, attraversando o sorvolando l’Adriatico per venire in Albania, il passo virtuale da compiere è praticamente immediato e si realizza andando su internet per selezionare il mondo e l’offerta di Albaniatravel.com
Bisogna infatti sapere che Alpitour, storico marchio italiano leader nel settore dell’offerta e promozione turistica integrata, con radici piemontesi e proiezione globale, dando seguito alla programmazione strategica inaugurata nel 2017 ha reso operativo da questa estate il progetto di sviluppo sulla Terra delle Aquile, dove agisce attraverso il portale Albaniatravel.com, controllato al cento per cento e affidato alla gestione di Eliana Bertozzi, manager originaria di Rimini che ha sposato la causa della crescita turistica albanese trasferendosi a Tirana.
Attualmente guidato dall’Amministratore delegato Gabriele Burgio, il Gruppo Alpitour – al quale si devono alcuni fra i più celebri messaggi pubblicitari diffusi negli anni Ottanta nel settore dei viaggi individuali e familiari – ha deciso di accettare la scommessa avviata dal Governo albanese di rendere strutturale il “fenomeno turismo” in Albania, cogliendo i margini di espansione offerti dalla riduzione dell’aliquota IVA sui servizi turistici e dalla detassazione, che viene annunciata assai sostanziosa, degli investimenti privati a favore di strutture alberghiere superiori di categoria 4 o 5 stelle, oltre che dalla prospettiva della costruzione di nuovi aeroporti internazionali (in aggiunta a quello di Tirana che oggi lavora in monopolio con condizioni a volte non molto economiche per i viaggiatori).
Una conferma ulteriore, laddove ce ne fosse bisogno, di come l’iniziativa privata tende a creare condizioni di sviluppo economico e sociale del tutto autonome e spesso in grado di anticipare le stesse relazioni pubbliche fra Italia e Albania.
Obiettivo del Tour operator e della controllata Albaniatravel, agenzia 100% Alpitour e 100% locale dal punto di vista di sedi e personale localizzato direttamente in Tirana, è infatti quello di mettere a segno un fatturato capace, nell’arco del prossimo triennio, di crescere fino a 10 milioni di euro puntando sul turismo familiare dall’Italia.
A oggi, Albaniatravel.com propone un’offerta integrata consistente in 350 alberghi selezionati da Nord a Sud – destinati però a salire a 500 – e in pacchetti turistici dove rientrano traghetti, escursioni, trasferimenti via terra e altri servizi di accompagnamento alla famiglia in viaggio in Albania. A questo è tuttavia destinato ad aggiungersi il progetto di investimento ricettivo con cui Alpitour, attraverso il proprio Marchio alberghiero denominato VoiHotels, metterà la firma per la gestione di un resort a 4 stelle nel Sud dell’Albania con una capienza di circa 200 camere, che sarà realizzato in due anni (fonte: Guidaviaggi.it).
L’Albania ha conteggiato 5 milioni di turisti nel corso del 2017 e questa prima parte di 2018 ha evidenziato aumenti tendenziali anche a due cifre, ma dall’Italia sono giunti, durante i primi 6 mesi di quest’anno, poco meno di 140.000 visitatori. Gli investimenti del Tour operator leader nel Belpaese intendono accelerare su arrivi e presenze di famiglie e comitive con programmi di viaggio in grado di spaziare fra le quasi 3400 attrazioni storiche e paesaggistiche del Paese delle Aquile.
Per inciso, all’interno del Prodotto interno lordo albanese, il turismo rappresenta oramai il 7 per cento della ricchezza economica generale, ma il dato – a parere degli addetti ai lavori e di chi scrive – è sicuramente sottovalutato rispetto al potenziale offerto dal rapporto qualità-prezzo e da una vicinanza strategica che, anche dal Nord-Ovest italiano, fa dell’Albania una meta più vicina di alcune stesse regioni italiane.