Home Approccio Italo Albanese IL DEBUTTO DEL SOTTOSEGRETARIO RICARDO MERLO: “CON ME GLI ITALIANI NEL MONDO...

IL DEBUTTO DEL SOTTOSEGRETARIO RICARDO MERLO: “CON ME GLI ITALIANI NEL MONDO SONO AL GOVERNO!”

Gli impegni dell’esponente del Governo Conte: “Rafforzare i Consolati, superare l’attuale sistema di prenotazione online, sostenere la diffusione della nostra lingua e cultura anche appoggiando la stampa”

Dunque, meno burocrazia e più progettualità. Un auspicio condiviso dalla Comunità dei nostri Italiani a Tirana!

Di Alessandro Zorgniotti

Da Cittadino Italiano, oramai da tre anni e mezzo residente all’Estero e per la precisione in Albania, che alle Politiche dello scorso 4 marzo per la prima volta ha sperimentato il proprio diritto al voto di elezione del Parlamento italiano come iscritto AIRE, ho seguito con estremo interesse il resoconto di sintesi dell’intervento dell’Onorevole Ricardo Merlo, nuovo Sottosegretario agli Affari Esteri del Governo Conte con delega specifica agli Italiani nel Mondo.

Devo dire, di primo impatto, che ho notato una distanza siderale al confronto con il Governo precedente e con la dichiarazione diffamatoria – era il mese di dicembre del 2016 – dell’allora ministro del centrosinistra, Giuliano Poletti, il quale disse testualmente che “certi Italiani è bene che se ne siano andati ed è meglio non averli tra i piedi”. Per inciso, un ministro che passerà alla storia per avere abolito lo Statuto dei lavoratori non vanta un curriculum eccezionale, e forse ha voluto parlare anche di Italiani all’Estero per far dimenticare le politiche del proprio Ministero. Ma tant’è.

Premesso che saranno le scelte concrete, e ancora di più la loro realizzazione nella pratica, a parlare e a marcare la differenza, come iscritto AIRE mi sono sentito a mio agio quando l’Onorevole Merlo ha esordito, appena nominato Sottosegretario agli Esteri, dicendo che con tale investitura “gli Italiani all’estero sono ufficialmente al Governo del Paese Italia”. Sicuramente, anche soltanto dal punto di vista concettuale, un radicale cambio di marcia!

Quindi ho iniziato a leggere con attenzione le dichiarazioni le nuovo esponente di Governo a proposito di quella che intende essere la sua politica di organizzazione delle strutture amministrative destinate a tutelare gl interessi, le esigenze burocratiche e – aggiungerei io ma non solo io – le iniziative e le idee dei miei Connazionali ritrovatisi, per necessità lavorative o familiari, a dover risiedere al di fuori dei confini Italiani.

Nel corso della seduta plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, riunitosi a luglio a Roma presso la Sede del Ministero degli Esteri alla Farnesina, il Sottosegretario ha parlato di potenziamento dei Servizi Consolari e di riforma del sistema di voto per i nostri Connazionali.

Sul primo punto, l’Onorevole Merlo ha dichiarato che “tra un anno avremo più di 200 unità di ruolo da distribuire nei Consolati più critici, mentre prima della fine del 2018 verranno assegnati alle Sedi più di 100 contrattisti”.

Prima domanda: alcune di queste unità lavorative saranno assegnate anche alla circoscrizione Consolare Italiana in Albania, dove la crescita della presenza di Cittadini provenienti dal Belpaese evidenzia percentuali di costante aumento in termini sia turistici che residenziali e lavorativi?

Il Sottosegretario Merlo ha inoltre parlato della necessità di “semplificare le pratiche” e di “superare il sistema di prenotazione online che va rivisto perché non funziona”.

Con questa dichiarazione, l’esponente governativo Italiano ha di fatto recepito una osservazione che ci è stata evidenziata, nel corso del nostro lavoro giornalistico, in più occasioni da diversi Cittadini Italiani residenti in Albania, in particolare pensionati ma non soltanto, che chiedono un sistema di prenotazione dei servizi consolari e diplomatici diverso dall’attuale online.

Il Delegato della Farnesina ha poi toccato molte delle questioni che vengono sentite da quanti vivono e risiedono all’estero e segnalano talvolta rischi per un possibile arretramento della sfera di influenza economica e culturale dell’Italia in Paesi strategici che – oltre agli storici Stati Uniti d’America e Paesi dell’America latina – adesso sono anche quelli dei Balcani. Qui, anche se i numeri assoluti della presenza italiana non sono paragonabili a quelli dei grandi Continenti di Oltre Atlantico, la tendenza alla crescita è oggettiva, quotidiana e sotto gli occhi di tutti, addetti ai lavori e non.

Dunque, secondo l’Onorevole Ricardo Merlo, occorre che il Governo si occupi “del Made in Italy con le Camere di commercio italiane all’Estero che devono essere rilanciate”, senza dimenticare “la promozione di lingua e cultura, la stampa italiana all’estero che promuove la lingua ma anche e soprattutto che dà una informazione alternativa a quella tradizionale. Noi dobbiamo appoggiare la stampa italiana all’estero”.

Chi scrive tiene a evidenziare a caratteri grassetti quest’ultima dichiarazione del Sottosegretario Merlo. Perché la tutela degli Italiani all’Estero passa attraverso due sentieri: la semplificazione della burocrazia e delle pratiche (per esempio, quella di trasferimento della pensione degli ex lavoratori italiani ora residenti fuori dall’Italia) e il sostegno a tutte quelle iniziative, non soltanto pubbliche ma anche private, in grado di promuovere la diffusione informativa e linguistica dell’Italia nel Paese estero interessato, in questo caso l’Albania, il che si traduce – nelle direttive del Sottosegretario che dovranno trovare un recepimento e un’applicazione a livello di ascolto burocratico e finanziario – nel sostegno a progetti di pubblico interesse dall’editoria alla promozione del Made in Italy, con Consolati, Istituzioni culturali e Camere estere nel ruolo di partner e di affiancatori di tali progetti ritenuti meritevoli.

Senza dubbio, una svolta culturale e della quale misureremo il livello di attuazione nei prossimi mesi già entro quest’anno. Con l’auspicio di poter avere il piacere e l’onore di una diretta conoscenza del Sottosegretario Merlo in occasione, magari, di quella che sarà la futura prima missione ufficiale del Governo Conte in Albania.

Come avvenne agli inizi degli anni Duemila con il compianto Ministro Mirko Tremaglia che venne ricevuto dall’allora Premier Albanese Fatos Nano e dalla Comunita italiana di Tirana.

Perché, accanto alle aree dove le Comunità italiane nel Mondo sono storicamente più numerose e radicate, vi sono contesti geografici e politici nei quali la tradizione italiana è percepibile dalle architetture dei centri storici da oltre un secolo – come a Tirana dove anzi si dovrebbe fare di più per tutelarle e difenderle – e dove negli ultimi anni la crescita dei nostri Connazionali ha evidenziato, in certi periodi, percentuali anche a due cifre.

Buon lavoro, Sottosegretario Ricardo Merlo, e arrivederci a Tirana!

Share: