La scrittrice italo – albanese Irma Kurti e suo marito, il fotografo, Biagio Fortini raccontano la loro realtà Italo Albanese per Artur Nura di Radio Radicale
Di Redazione
Seduti davanti ad un buon caffè a Taiwan in Tirana conversiamo con la scrittrice di successo Irma Kurti e suo marito, Biagio Fortini. Un sentimento nato in una terra straniera per Irma ma che ben presto si è trasformato in un legame forte e duraturo. Non è stato tanto facile per tutti e due, finché sono diventati marito e moglie, ma anche compagni che condividono una comune passione.
Lasciare l’Albania e trovare …
Irma Kurti viveva una vita divisa in due, dopo gli anni ’90: amava l’Albania, il suo paese d’origine ma non si sentiva libera. Voleva lasciare dietro le spalle la mentalità maschilista e arcaica, sognava l’Italia dove abitavano le sue due sorelle. Lasciare un lavoro che le piaceva, “trascurare” la passione per la scrittura e soprattutto i genitori, con i quali la legava un rapporto forte, era arduo.
Alle sue incertezze e dubbi ha posto fine l’improvvisa grave malattia della mamma che si trovava in Italia. “In quell’attimo – dice Irma – non ho avuto più dubbi. Ho lasciato senza esitare il lavoro, la casa, mio papà per raggiungere la mamma e stare con lei durante gli ultimi mesi della sua esistenza. E non mi sono mai pentita”.
Meno di un anno dopo la morte della madre nel 2006, Irma avrebbe ritrovato il sorriso. Ha incontrato Biagio Fortini e con lui il rapporto di amicizia si è mutato in un legame solido.
“Ho avuto la fortuna di conoscere Irma con la quale poi nel giro di qualche anno abbiamo deciso di vivere insieme”- ricorda Biagio. L’inizio è stato difficile. Forse a causa dei pregiudizi radicati dentro di me nel confronto degli albanesi. La mia conoscenza si basava sull’informazione che veniva dalla televisione e dai giornali degli anni novanta e non era positiva. Ho trovato in lei una persona speciale e sensibile, diversa dal mio giudizio, ma la conoscenza proseguiva gradualmente, passo dopo passo”.
Dall’altra parte anche Irma non trovò in Biagio il prototipo dell’italiano di cui aveva sentito parlare: lui non era una persona che la riempiva di belle parole e di complimenti, ma piuttosto schiva dal punto di vista sentimentale. Lei percepiva spesso la sua paura di lasciarsi andare, lo vedeva freddo e distaccato.
Pubblicare il primo libro
Scrivere in italiano per Irma Kurti era un’esigenza, senza la quale non si sentiva realizzata e intera. Dopo diversi rifiuti dalle grandi case editrici ha trovato una casa editrice che l’ha accolta bene. È nato così: “Tra le due rive”.
“È un libro autobiografico, molto importante per me” – spiega Irma. “Esso prende spunto dalla malattia di mia madre, ma descrive anche la vita lavorativa e sentimentale in Albania, il desiderio e i motivi di lasciare il paese e raggiungere il sogno italiano. Mi aiutò a superare la crisi interiore che seguì la perdita della amata mamma, ma anche a conoscere meglio me stessa e cercare di costruire la fiducia persa”.
Da un semplice “sì” a una collaborazione lunga e fruttuosa
Biagio Fortini si è trovato per caso nel percorso letterario di Irma Kurti ma è diventato parte dello stesso. Lui non è solo il primo lettore dei suoi libri ma anche collabora con lei per le copertine con delle immagini tratte dal suo archivio fotografico. La passione di Biagio per la fotografia è nata tantissimi anni fa ed Irma ha saputo fare riemergere. Avere lei al suo fianco vuol dire essere più attento e pretenzioso nel scattare le foto che serviranno per le copertine dei suoi prossimi libri. Le foto di Biagio sono ormai copertine anche delle opere degli altri poeti albanesi e sono apprezzate dalla critica.
Negli incontri letterari in diverse città dell’Italia, Biagio evoca le emozioni, le belle impressioni trovandosi di fronte alle persone che lavorano volontariamente nelle Associazioni Albanesi con lo scopo di preservare la lingua e le tradizioni del paese di origine.
L’Albania di oggi vista da cittadini italiani
Irma spiega: “Con il mio paese di origine non mi lega solo un appartamento vuoto e pieno di ricordi, ma anche il fatto che qui trovo me stessa, trovo la serenità e la tranquillità che puoi perdere facilmente in Italia. Qui mi scopro un’altra persona, aperta ed espansiva, scherzosa e meno malinconica. Incontro persone vere, amicizie che durano da sempre e la mia percezione della vita è bella e positiva”.
Invece Biagio si dimostra stupito dai cambiamenti che vede nel giro degli ultimi anni in Albania: “Noto con piacere che le cose sono cambiate; camminiamo per le strade e vediamo tantissimi stranieri, specialmente italiani. È una cosa meravigliosa! Sin dai primi anni in cui sono venuto non ho mai avuto nessun problema di andare in giro, non ho mai avvertito nessun pericolo. Mi sento come a casa mia”.
I progetti futuri
Irma Kurti, poetessa e scrittrice che ha nel suo archivio letterario ben sedici libri pubblicati in lingua albanese, dieci in italiano e tre in lingua inglese, tutte premiate in Italia e nella Svizzera Italiana, riguardo la scrittura e i suoi progetti si esprime così: “Scrivere è il motivo dei miei giorni. Ho appena pubblicato: “Le pantofole della solitudine” con Besa Editrice e presto comincerò il tour degli incontri letterari per presentarlo.
Sto cercando un editore per pubblicare la nuova raccolta di poesie che, anche questa volta avrà la collaborazione di Biagio. La mia prossima sfida è quella di scrivere un romanzo che rispecchierà di nuovo le due realtà, quella albanese e italiana”.