Di Etraduzioni.it
La conoscenza delle lingue è fondamentale non solo da un punto di vista scolastico o lavorativo, ma anche da un punto di vista cognitivo.
Chi riesce a padroneggiare più di una lingua, soprattutto fin dai primi anni di vita, ha una predisposizione mentale più aperta e funzionale.
Nonostante in merito al bilinguismo ci siano molti preconcetti, è innegabile il vantaggio che l’utilizzo simultaneo di due lingue ha sul cervello del bambino.
Anche nell’apprendimento da adulti di una seconda lingua ci sono molti benefici, primo fra tutti quello di imparare ad addentrarsi in un’altra cultura, in un’altra tradizione, in un altro stile di vita.
I soggetti che imparano una seconda lingua, sia da grandi che da bambini, comunque, riescono ad individuare prima le strutture di altre lingue che gli sono sconosciute e a incasellare meglio le varianti morfologiche e sintattiche.
Per incentivare lo studio di una lingua seconda e per sottolineare l’importanze di tutte le lingue esistenti, il 26 settembre viene celebrata la Giornata Europea delle Lingue.
Questa giornata è stata istituita nel 2011 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Eeuropea con lo scopo di ricordare quanto il rispetto per la multiculturalità e per la diversità linguistica costituisca un valore fondamentale per l’Unione Europea, così come è stato sancito a suo tempo nel trattato di Lisbona.
Nonostante siano stati il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea a favorire questa festività, nessuno dei due partecipa direttamente all’organizzazione degli eventi che vengono programmati per l’occasione.
Entrambi gli organi stanziano dei fondi, ma sono poi gli Stati membri e i loro partner ad occuparsi dei progetti in se stessi. Tutte le autorità nazionali hanno un punto di riferimento a cui ispirarsi per i vari programmi, in modo da rendere quanto più possibile omogenei e armonici i vari eventi.
Ogni anno, viene premiato il miglior evento d’Europa tramite delle votazioni on line a cui tutti hanno accesso.
Il panorama linguistico europeo è estremamente variegato: ci sono ben 23 lingue ufficiali e 60 comunità autoctone che parlano una lingua regionale o minoritaria.
La questione delle minoranze etniche sta particolarmente a cuore all’UE, che intende, anche attraverso la Giornata Europea delle Lingue, promuovere la conoscenza di queste piccole realtà linguistiche.
Gli eventi della giornata del 26 settembre sono tutti incentrati sull’intrattenimento, così da conciliare l’apprendimento con attività ludiche, spensierate e divertenti. Rappresentazioni teatrali, canzoni e laboratori accolgono i partecipanti, che possono diventare protagonisti della celebrazioni in ogni momento vorranno.
Che si sia degli esperti del settori o dei semplici avventizi, chiunque può divertirsi mentre si svolgono i programmi pianificati.
E’ anche e soprattutto il mondo della scuola ad essere chiamato in causa per la Giornata Europea delle Lingue perché è proprio nel mondo dell’educazione e dell’istruzione che si pongono le fondamenta dell’interesse delle lingue.
A meno che non si sia bilingue dalla nascita, infatti, il primo approccio ad una lingua diversa da quella madre avviene in ambito scolastico. Una serie di ingredienti contribuisce a rendere fertile il terreno sul quale lo studente pianta i suoi interessi per le lingue, primo tra tutti la predisposizione dell’insegnante.
Un docente di lingue straniero deve, più degli altri, entrare in empatia con il discente per accompagnarlo in un sistema linguistico che è distante dal proprio e che, pertanto, potrebbe risultare particolarmente ostico, soprattutto nelle fasi iniziali dell’apprendimento.
Superato lo stadio dell’avvicinamento alla lingua, inizia il vero percorso di conoscenza, che diventa particolarmente fruttuoso se lo studente viene stimolato con attività di studio dinamiche e interattive.
La messa in scena di piccole piéce, l’apprendimento veicolato tramite la musica o per mezzo di interscambi culturali con ragazzi provenienti da altri Paesi europei sono i principi base di questo tipo di insegnamento.
Dopo la scuola, si cerca sempre e comunque di invogliare chi studia ad apprendere altre lingue straniere.
In Italia questo fenomeno è meno evidente di altri territori, nei quali l’importanza delle lingue è ritenuta fondamentale a livello scolastico. Accanto alle lezioni in classe, uno strumento per imparare meglio un lingua è quello di affrontare in prima persona l’ambiente in cui quella lingua è parlata.
I viaggi all’estero o anche dei semplici scambi di penna con dei coetanei possono diventare degli appigli notevoli nel percorso di apprendimento. Qualsiasi modo per uscire dal proprio contesto e immettersi in quello altrui è valido se si vuole imparare cosa significa davvero conoscere un’altra lingua.
Con queste finalità nasce la Giornata Europea delle Lingue, ennesimo campo di incontro tra persone diverse sia culturalmente, che linguisticamente, che socialmente, ma che dividono il piacere dell’apprendimento.
Per l’UE il concetto di promozione della multiculturalità e della differenza linguistica, tuttavia, non si ferma solo alla Giornata Europea delle Lingue, ma è un percorso continuo che vede nei programmi Erasmus e Socrates dei capisaldi della sua politica.
L’Erasmus e il Socrates, infatti, danno la possibilità agli studenti universitari di entrare in contatto con le realtà di altri Paesi europei, favorendo l’integrazione tra ragazzi delle stessa età, con back round culturali e sociali totalmente diversi tra loro.