Di Sonila Qesaraku
Ieri 28 novembre era in Albania il Giorno dell’Indipendenza e oggi 29 novembre è il Giorno della Liberazione dal nazi-fascismo, tantissimi erano i festeggiamenti preparati in patria ed in Italia per questi eventi storici, tutto annullato per via della tragedia del terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito il Paese.
Il numero delle vittime è arrivato a 50, quello degli sfollati ha superato i 5000, tra quelli rimasti senza casa e quelli che non possono rientrare nelle proprie abitazioni perchè considerate pericolose. 45 persone sono state salvate da sotto le macerie, l’ultimo ieri, un ragazzo di 17 anni, grazie anche al contributo dei vigili del fuoco italiani, i nostri angeli, i nostri eroi. Mentre il numero dei feriti è di circa 750.
Le scosse continuano a fare tremare la terra continuamente spaventando le persone, ieri c’è stato anche un violento nubifragio. In tantissimi hanno lasciato Tirana e Durazzo per andare verso il nord oppure il sud del Paese ospiti di parenti e conoscenti.
Continua il prezioso aiuto dell’Italia e degli italiani che ci sono stati vicinissimi in questi momenti difficili, come un fratello piĂą grande che si prende cura del fratello piĂą piccolo, grazie infinite Italia e italiani <3
Molto importante anche l’aiuto di altri Paesi vicini, la tragedia dell’Albania ha messo insieme anche popoli balcanici una volta in guerra o in conflitto, Kosovo, Serbia, Croazia, Montenegro, Macedonia del Nord, tutti insieme per aiutare l’Albania perchè la solidarietĂ non conosce confini etnici, religiosi, nazionalistici, e perchè in fondo davanti ad eventi del genere siamo tutti uguali, siamo tutti piccolissimi ed abbiamo bisogno dell’un l’altro.
Questa tragedia ha fatto trapelare anche tante riflessioni e consapevolezze. Capisci quello che veramente conta e non si tratta delle cose materiali, che possono essere spazzate via in un attimo. Davanti ad eventi di una tale entità siamo tutti uguali, ricchi e poveri, operai ed imprenditori. Ti rendi conto del miracolo della vita solo quando rischi di perderla. La solidarietà che è emersa è incredibile, ma fa pensare perché viene fuori in momenti di tragedia, che bello sarebbe se fossimo così ogni giorno, pensate che mondo migliore potremo costruire insieme.
Ma il terremoto soprattutto ci ha messi davanti ad un gravissimo problema albanese, l’abusivismo edilizio, il costruire senza regole in terreni dove non si poteva (zone paludose a Durazzo e c’erano già studi in merito), con materiali non adeguati o scadenti, a volte da ingegneri dei quali sorge il dubbio che la laurea l’abbiano comprata, senza rispettare le norme sismiche (ma avendo il certificato chi sa come) pur ottenendo permessi dalle autorità per costruire (che non avrebbero mai dovuto dare), senza il rispetto di altezze e distanze tra le costruzioni. A detta degli esperti in questa tragedia gli albanesi non li ha uccisi il terremoto di per sé (che sì era fortissimo), ma le costruzioni fatte male e dove non dovevano esserci. Abbiamo bisogno di riflettere su questa cosa, e di fare qualcosa per cambiare, per evitare altre tragedie di questo tipo e anche per onorare quelle persone innocenti che hanno perso la vita.
Fa impressione anche l’uso della notizia fatta da diversi giornali e portali digitali albanesi e italiani, tutti a caccia di titoli, foto e video sensazionali che fanno leva sull’uso del dolore a caccia di visibilità , mi piace e commenti.
Ogni sera andiamo a dormire con il telefono in mano leggendo le notizie, dormiamo poco o niente, male, ci svegliamo guardando subito il telefono con la paura che qualcos’altro sia successo. Noi albanesi che siamo lontano ci sentiamo anche a volte impotenti di non poter fare di più per la Nostra Terra, che in questo momento ha bisogno di tutti più che mai.
Ma tutti possiamo sempre fare qualcosa, facendo una donazione, raccogliendo vestiti e generi alimentari da portare giù, condividendo status sui social che hanno bisogno di arrivare a più persone possibili, stando vicini ai nostri familiari e amici (l’ascolto e l’aiuto piscologico in momenti come questo è fondamentale).
E poi possiamo pregare, la forza della preghiera è immensa, non importa se siamo credenti o no o a quale fede apparteniamo, preghiamo tutti insieme per l’Albania, più siamo meglio è.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI 🙏