Ti ho visto all’opera quando da sindaco della capitale dipingevi gli edifici per renderli più gradevoli o risistemavi il Lana ripulendolo e arricchendolo di belle piante e fiori. Ci siamo incontrati più volte in quei tempi apprezzando o criticando il tuo operato.
Mi fa piacere vedere che continui ad essere pieno di passione ed iniziative come quella, ad esempio, di favorire l’invio di personale medico in Italia in questo difficile momento.
Conoscendo ed amando il popolo albanese non esito a ritenere che esso sia stato condiviso da tutti i tuoi concittadini, anche da quelli che ti criticano aspramente per i tuoi comportamenti politico-istituzionali.
Sei tifoso di una squadra aristocratica e blasonata come la Juventus che sarebbe difficile non ammirare. Io sono fin da fanciullo tifoso della Lazio: sono stato per un breve periodo nei pulcini (i bimbi più piccoli che cominciavano a tirare il pallone) e l’azienda di mio papà era nello stesso edificio nel pieno centro di Roma dove avevano la sede la Lazio ed il Partito Liberale.
La nostra comune passione mi spinge a ricordarti che le partite si giocano sempre contro un avversario e che soltanto una corretta e leale competizione può dare un vincitore. In virtù di questa comune passione mi permetto di ricordarti che un paese da tempo in pieno caos istituzionale, senza avversari in Parlamento non può definirsi democratico e non risponde ai principi che sostengono il tuo amore per la Juventus.
In virtù dell’antica conoscenza e dell’amore che entrambi condividiamo per i nostri due Paesi mi auguro che farai di tutto per ripristinare la leale competizione politica.
Facciamo si che, passata la crisi del corona virus che in Albania dura ormai da quasi un anno, si ritorni alla normalità e si possa riprendere regolarmente il Campionato.
