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Vivere in Lombardia nei tempi di Corona Virus

Salve amici italo-albanesi di Perqasje.com!

Vorrei condividere con voi se mi permettete la situazione in cui viviamo questi giorni partendo terra a terra come si suol dire. A essere sincero da più di vent’anni che vivo in Italia, ma non ho costatato mai un tale modo di vivere e non lo avrei mai neanche immaginato. Personalmente e parlando con amici, colleghi e conoscenti all’inizio si buttavo tutto sullo scherzo ed eravamo portati alla battuta facile per quanto riguarda il virus e la possibilità che l’Italia e più precisamente la Lombardia fosse cosi contagiata.

Noi da più di dieci anni siamo residenti a Legnano, provincia di Milano, un comune che supera i sessanta mila abitanti e purtroppo anche qui ieri ha fatto la prima vittima nell’ospizio di Sant’Erasmo. Non mancano altri casi di contagio anche nelle zone limitrofe. In primis vorrei ringraziare tutti quelli amici e parenti che abitano in altre zone d’Italia e ci chiedono in questi giorni come stiamo.

Dover cambiare le nostri abitudini quotidiani è molto duro sinceramente, ma ci dobbiamo tenere alle leggi in vigore per poter superare tutti insieme questa sciagura. La regione Lombardia come sappiamo è la Locomotiva del paese e Milano è stato sempre crocevia di persone che si sposta da una parte all’altra dell’Europa e del mondo. In questo periodo sembra che si sia messa in ginocchio, e non solo l’economia. La nostra Bella Madonnina ci protegga da questo male che ci ha colpito duramente perché possiamo rialzarci ancora più forti di prima in corpo e nello spirito.

Questo paese che è la culla del cristianesimo non è facile per nessuno chiudersi dentro anche se lo dobbiamo fare per il bene comune di tutti. Seguire tutto da casa in streaming le funzioni religiose per i credenti spesso sembra una cosa surreale e sentiamo tutti quanto si soffre rinunciando a tutto questo. Ancora più dura è la vita dei giovani, ragazzi e bambini che non possono seguire più la scuola, l’oratorio, il calcio e tutte quelle attività che facevano durante la giornata.

In officina sono a contatto con i clienti facendo carico – scarico, firmando le bolle ecc. Quindi la mascherina, i guanti monouso, il gel disinfettante e la distanza di sicurezza almeno di un metro, augurandoci che anche i clienti, autisti e corrieri facciano lo stesso per non rimanere fuori.
Sono regole di buon uso che ogni cittadino deve seguire perché non si diffonda ancora di più il contagio.

Quando sentivo oggi che ci sono stati casi di contagio anche in Albania mi sono preoccupato molto, anche perché penso che il sistema sanitario nazionale non reggerebbe ad una simile epidemia.

Speriamo e preghiamo ognuno nel suo modo perché tutto questo passi al più presto possibile e potremo tornare a una vita normale. Nei ambienti e gruppi social che frequento sento dire che questa prova dovrebbe servire a tornare ai veri valori della vita, alla salute, alla solidarietà, altruismo.
Con questi buoni pensieri e propositi vorrei chiudere le mie modeste riflessioni augurando a tutti: Buona Vita in pace e salute!

A presto,

Aleks Vulaj
Legnano (Mi)

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