di Claudio Cartaldo Il Giornale.it
L’autorità pubblica per gli affari religiosi “autorizza” il matrimonio fino a 9 anni di età. È la piaga delle spose bambine
Gli imam della Turchia sono concordi: le bimbepossono sposarsi anche a nove anni. Basta abbiano raggiunto la pubertà, ovvero siano in grado di procreare. Non importa se la Turchia è candidata (ormai sempre più lontana) ad entrare nell’Unione Europea che il matrimonio con le bambine lo vieta. E lo condanna. Le autorità religiose di Ankara hanno dichiarato lecita la pratica delle spose bambine, ancora molto diffusa nel Paese guidato da Erdogan.
Come scrive La Stampa, infatti, nel sito della Diyanet, l’Autorità (pubblica) per gli Affari religiosi, si trovano scritte le regole islamiche su pubertà e nozze. Il matrimonio tra un adulto e un adolescente (da 9 a 12) anni non solo è ammesso, ma è considerato lecito secondo la legge dell’islam. La Diyanet a ridotto l’età minima, facendola coincidere con la fine dell’infanzia. Ovviamente, non potrà essere un’unione decisa in autonomia dalla bambina. Saranno i genitori a fare da garanti, almeno fino a 15 anni quando la ragazza potrà scegliere da sola se e quando contrarre un matrimonio.
Da qualche tempo appare evidente la deriva della Turchia di Erdogan. Alla guida della Diyanet, controllata dal governo, il “sultano” turco ha messo Ali Erbas, considerato più ferreo nel rispetto delle tradizioni islamiche rispetto ai suoi predecessori. Non è un caso, dunque, se le stime ufficiali parlano di un 15% di spose con meno di 18 anni (le ong parlano del 33%) nonostante la legge turca vieti il matrimonio sotto i 17 anni.
In numeri assoluti, secondo stime del 2015, significano qualcosa come 181mila spose sotto i 16 anni in tre anni. Il fenomeno sarebbe in rapido aumento. La decisione del Diyanet è solo l’ultimo tassello del puzzle: nei mesi scorsi una legge ha equiparato il matrimonio religioso a quello civile, rendendolo dunque ufficiale e non più simbolico. Inoltre, spesso le spose bambine sono vittime di una sorta di tratta, vendute dalle loro famiglie: i rifugiati siriani e iracheni spesso usano la leva delle nozze per legarsi ad una famiglia turca e garantirsi un po’ di pace nel Paese di Erdogan. Dove sta tornando sempre più forte la legge di Maometto./Il Giornale.It