Qui siamo a Valona, Albania, anni ’30.
Di Adela Kolea
Gli albanesi stessi forse non tutti sanno che a Valona esisteva una linea ferroviaria particolare, chiamata “Hekurudha e Vlorës Dekovil.”
Costruita negli anni ’30 dagli italiani, questa linea ferroviaria particolare era destinata principalmente al trasporto del bitume, dato che la zona ne era ricca. La linea comprendeva il tratto Selenicë – Vlorë per l’estensione di 30 km.
È molto interessante d’altronde osservare in questa foto, il modo in cui venivano trasportate le persone.
Notiamo ergo, una promiscuità di trasporto tra la cabina del trenino su rotaie e la trazione animale, a cavallo.
Normalmente andavano guidate da locomotive a vapore.
È stata funzionante a Valona fino ad inizio anni ’70.
Questa nella foto, è una sorta di trasporto a trenino “Decovil”, in albanese si dice “Dekovil”, però appunto, non a locomotiva normale, ma a trazione animale.
Il trasporto suddetto, a fine ‘800 in Europa, prese il nome del suo inventore, l’ingegnere francese Paul Decauville, il quale nel 1873, concepì una vera ferrovia a scartamento ridotto a cui diede il nome “Decauville”.
Parliamo di una ferrovia componibile, con binari stretti o meglio costituita da spezzoni di binari accoppiabili a piacimento lunghi pochi metri e leggere rotaie montate su traverse in metallo.
Questi binari componibili si montavano solitamente per consentire il trasporto delle merci oppure in prossimità di miniere, per il trasporto dei minerali.
Ovviamente si trasportavano anche le persone, operai ecc a seconda delle esigenze.
(LA foto l’ho trovata su Visit Vlora Today)