Con la sua compagna Lulijeta Strefi, mezzosoprano (ha vissuto 14 anni a Marano), continuano a lavorare per il gemellaggio Marano- Durazzo. Ritornati solo per un breve periodo a Marano, hanno trovato la città enormemente degradata
Palumbo scrisse una canzone sulla munnezza di discreto successo, ma conquistò il pubblico e critici con il brano “Uè Pascà” interpretata da Ylenia, all’epoca quindicenne
L’articolo
Ironizzare sui momenti poco felici della vita è stata da sempre una caratteristica della tradizione canora napoletana: un mezzo per esorcizzare la realtà, rendendola apparentemente meno difficile di quella che è. Giuseppe Palumbo, 70 anni, residente a Marano, al corso Mediterraneo, fino al 2013 quando decise di fare armi e bagagli e trasferirsi a Durazzo, in Albania, nel 1985 compose un testo intitolato “Munnezza”, che ironizza appunto sul tema dell’immondizia. Nel 2007, ventidue anni dopo, il brano fu parzialmente modificato per essere adattato ai tristissimi eventi che hanno interessato la nostra Regione. Una canzone che si trasforma in denuncia e che funge proprio da monito nei confronti di chi non ha fatto mai nulla per risolvere un problema che poteva, da un momento all’altro, trasformarsi in emergenza. Il testo venne musicato e inciso per la distribuzione nazionale. In realtà la vena ironica non è mai mancata ai brani di Palumbo che, da ragazzo, si dilettava a comporre testi sarcastici sulla realtà quotidiana. Ex dipendente Sepsa, oggi in pensione, Giuseppe Palumbo vanta anche una vittoria al Festival di Napoli del 1988, andato in onda su Rete 4, dove conquistò il pubblico e critici con la canzone “Uè Pascà” interpretata da una cantante quindicenne, Ylenia. Nel 1995 fondò l’associazione “New Umor Sound” (la sede era ubicata presso la Galleria Primavera) con lo scopo di offrire consulenza fiscale e artistica agli associati, proponendo, tra le altre cose, corsi di musica, canto, ballo, e animazione. Il progetto ottenne il Patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero per i Beni Culturali. A Durazzo, Palumbo, sposato con figli, continua a fare l’impresario e il direttore artistico di importanti manifestazioni teatrali e musicali: “Qui si vive bene – afferma – , chi si comporta bene sta tranquillo. I furbi, purtroppo, ci sono in tutto il Mondo”.
I ringraziamenti
Posso essere orgoglioso di aver contribuito storicamente ad effettuare in Albania la 1° ed unica tappa Mondiale del Festival di Napoli e di questo devo ringraziare coloro che hanno contribuito a raggiungere il successo ottenuto. Essi sono Il M° Kasrtiot Tusha, M°Emir Dizdari, Direttore Artistico Teatro A. Moisiu M°Illy Ramzoti ed il Direttore del teatro Elio Bajrami oltre le istituzioni Comune di Durazzo, Ambasciata d’Italia la DIREZIONE RTHS gli sponsor lo staff Tecnico ripresa e fotografia Tristan Sherifi e Griseld Hoxha. Tutti i Media partner del Festival./Calvizanonet.blogspot.com
L’intervista