Di Adela Kolea
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In Albania si preparano, si scambiano e si regalano questi braccialetti, generalmente bicolore, bianco e rosso, il primo marzo, soprattutto per i credenti cristiani/ ortodossi – nonostante l’origine pagana del rito – e, il giorno 14 marzo, il cosiddetto “Dita e VerĂ«s”, a livello piĂą ampio, si festeggia tra tutta la popolazione.
I braccialetti in fili intrecciati bianco e rosso, che noi chiamiamo “verore”, hanno origini pagane come protagonisti di una ricorrenza che corrisponde con la cosiddetta “Dita e VerĂ«s”, (Giornata dell’Estate), che coincide non proprio con l’estate, ma con la primavera per l’esattezza con l’attuale calendario.
Dunque, tradizione vuole che si indossino braccialetti di fili intrecciati bianchi e rossi, chiamati ‘verore’ che si tolgano alla vista della prima rondine, esprimendo un desiderio segreto.
Insomma, portatori di buon auspicio e prosperitĂ per la stagione nuova.
In Albania è nella città di Elbasan che si festeggia maggiormente il 14 marzo.
Si prepara anche il dolce rinomato dedicato a questa ricorrenza, tipico di Elbasan, il Ballokume.
