Di Cristina Lovat
Nella periferia di Scutari, c’è un piccolo laboratorio, nascosto in un vicolo invisibile a chi già non sappia della sua esistenza.
Sulla porta di ferro, sgangherata, fa bella mostra di sé un cartello con gli orari d’apertura: “Tutti i giorni, dalle 7 alle 12”.
Dentro si possano incontrare due donne gentili, che fabbricano statuette per i presepi, in albanese chiamati “Bethelem”.
Dalle loro mani escono i personaggi protagonisti della scena sacra, fabbricati in polvere di marmo e mastice, e poi pastorelli, pecore, galline. Ogni statuetta viene dipinta a mano e impilata negli scaffali del semplice e disadorno laboratorio.
Le due donne accolgono con sorrisi e gentilezza la gente che arriva a comperare per pochi lek le loro statuette. Capita persino di ricevere un piccolo dono extra, un angioletto canoro con cartiglio, come è accaduto a me.
Un particolare, tipicamente albanese: le due donne sono musulmane! 🙂