Di Adela Kolea
Etnocultura e modi di dire albanesi.
*Ma, perché ora cosparsa di salsedine del mare…
🙂💦💙
Il complimento – ossimoro “dolce salato”.
“Je me kripë” – “Sei salata”. 🕵 🧂
Già da quando ero piccola in Albania, non riuscivo a comprendere il perché dell’uso della metafora del sale per un complimento per una ragazza.
Dunque, da osservatrice quale sono sempre stata per la linguistica, fin dalla tenera età, mentre mi risultava di un’accezione più esplicita il paragone con “il dolce” come edulcorante da accostare all’apprezzamento per una ragazza:
“Quanto sei dolce!”, i primi tempi mi si presentava di duro comprendonio il concetto dell’accostamento del “sale” in senso positivo, di lusinga.
Una volta – ero ancora piccola – mi ero addirittura arrabbiata con un vicino di casa anziano, il quale poverino, in buona fede, mi aveva detto:
“Je gjith kryp mi goce!” – “Sei tanto salata, ragazza!” ecco, che tradotto risulta già bizzarro tra l’altro.
E lo avevo “minacciato”, perché mi ero sentita offesa, che mi sarei lamentata da sua moglie.
Gli avevo detto:
“Guardi, che vengo a dirlo alla signora Nurije”, riferendomi all’anziana vicina, sua moglie. Perché lei mi ha presa in giro!”
Ilarità! Si erano tutti messi a ridere!
Insomma, a lungo andare ho capito che “dolce o salata”, questi sono gli stessi “additivi” positivi e di elogio indirizzati ad una donna specialmente.
Unica differenza forse sta nel fatto che, dato che come condimento, è più facile abbinare sale con pepe, ecco, le persone “cosparse di sale”, sono al contempo anche un po’ pepate…