Di Cristina Lovat
La piccola Albania ha avuto un ruolo straordinario nella storia della più grande tragedia del ‘900: con la sua gente, per il 70% di fede musulmama, protesse, nascose, salvò dallo sterminio nazista tutti gli ebrei che abitavano questa terra o erano arrivati qui, in fuga dallo sterminio, pianificato e attuato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
L’Albania non consegnò mai alle autorità tedesche, dopo l’8 settembre del 1943, le liste con i nomi delle famiglie ebree.
Si salvarono tutti!
Questa storia straordinaria va raccontata ai ragazzi albanesi, che, come tutti i ragazzi, devono crescere costruendo dentro di loro una buona autoimmagine di se stessi e della propria gente.
Con una ventina di loro, e con due genitori della Sezione, ieri sera abbiamo assistito ad una toccante commemorazione promossa dall’ Istituto Italiano di Cultura a Tirana e dall’ Ambasciata d’Italia a Tirana, presso il teatro Metropol: con la voce dell’attrice Ema Andrea, lettura di passi da “Se questo è un uomo di Primo Levi, capolavoro assoluto della letteratura mondiale, come ricordava il Direttore dell’IIC, Alessandro Ruggera, e brani musicali di chitarra classica, eseguiti da Denis Bizhga.
Le parole dell’Ambasciatore Fabrizio Bucci, in apertura di serata, hanno toccato un nodo fondamentale per chi vive nella scuola e si occupa anche di Shoah: bisogna fare memoria, e bisogna FARE MEMORIA DI CHI HA SAPUTO FARE LA SCELTA GIUSTA.
Nell’Europa sconvolta dalla guerra nessun paese seppe fare ciò che fece l’Albania.
Noi insegnanti leggiamo i testi, raccontiamo ai ragazzi con le immagini ciò che accadde, costruiamo percorsi di didattica nuova (come nell’anno scolastico 2017-2018, al Liceo Falcone di Bergamo, con i colleghi, fra cui Stefania Lovat e Marcello Ragazzi), ma proprio dall’indicazione proposta dal nostro Ambasciatore dobbiamo partire, per non schiacciare gli studenti con la dismisura della tragedia e invece aiutarli a ricordare che sempre c’è stato, c’è e ci sarà sempre chi sa fare la scelta giusta.
Oltre che delle vittime, di queste donne e uomini “giusti” dobbiamo saper fare memoria!
🇦🇱♥️🇮🇹