Di Cristina Lovat
Ho conosciuto il Maestro Jusuf sull’aereo Bergamo- Tirana. Tutti e due siamo pendolari su quella rotta.
Un giorno ci siamo trovati seduti vicini.
Dal suo telefono uscivano armonie barocche, inconsuete tra i miei compagni albanesi di viaggio. E poi Jusuf è una persona cordiale, dall’eloquio sciolto, e così è stato un piacere raccoglierne la storia.
Il racconto è partito dal 1991, anno in cui Jusuf, appena ventenne, prende il mare, come moltissimi albanesi. Approda in Italia e in Friuli incontra un sacerdote buono, che lo accoglie come un figlio, aiutandolo nel completamento degli studi musicali.
Il racconto si fa più rapido; con un sorriso Jusuf glissa sugli anni difficili, il trasferimento a Milano, dove sarà stato duro studiare per costruire una carriera e mantenersi.
Oggi Jusuf, dopo essere stato Maestro di clavicembalo al prestigioso Conservatorio “G. VERDI” di Milano, insegna al Conservatorio di Tirana, Specialista di repertorio barocco, ha ideato un Festival giunto al suo decimo anno: VOX BAROQUE.
Ciò che colpisce di lui, e che è un tratto raro, è il desiderio di lavorare con e per altri, portando maestri di musica barocca in Albania e promuovendo la musica fra il pubblico della sua terra.
Grazie ad una idea sua e di amici connazionali, è nata l’orchestra giovanile delle forze armate albanesi, che ha offerto una preziosa opportunità di lavoro a tanti giovani musicisti albanesi, altrimenti destinati ad emigrare.
Li abbiamo ascoltati suonare alla Festa della Repubblica, del 2 Giugno. E, più di recente, accompagnare un originalissimo concerto di musica barocca, tenuto la scorsa settimana a Tirana, presso la Chiesa dei Gesuiti, con il supporto dell’ Istituto Italiano di Cultura a Tirana e di Ambasciate di Spagna, Italia e Francia.
Dirigeva il Maestro cembalista Stefano Demicheli e soprattutto si sono esibiti 5 sorprendenti controtenori, su musiche di Vivaldi, Händel, Moreira ed altri maestri barocchi.
INDIMENTICABILE SERATA!
Complimenti Jusuf!