“A mio marito Sergio, compagno di una vita e per la vita.”
“Con la nuova silloge poetica dal titolo “Le Poesiole”, tento di trasmettere il sentire l’amore che avvolge e travolge e, che nessuno ne resta veramente immune.
Tutti, almeno una volta nella propria vita terrena abbiamo conosciuto quella metamorfosi dell’Io che porta a vagare in anfratti di sensazioni sconosciute, attraverso le quali felicità, follia, gelosia, rabbia si fondono in qualcosa d’ inspiegabile, correnti marine ci sconvolgono dentro e l’anima fluttua su nembi ondosi, naufragando in qualcosa di dolce amaro che solo l’amore sa dare.
È un sentimento che nasce, vive e muore come tutto ciò che ci circonda, regola quel divenire dell’essere umano e attraverso di esso la vita si rinnova, rinasce a nuova luce, brilla di uno splendore unico come diamante puro, poi piano la luce si spegne e l’ombra cala e scava solchi profondi, mettendo alla prova la nostra forza fisica e mentale dove dolore, delusione, amarezza corrodono e forano la sensibilità dell’anima, è un continuo cercare fuori e dentro di noi ed ecco giungere quella metamorfosi dove il bruco si trasforma in crisalide e da quel bozzolo duro e coriaceo ne uscirà una farfalla, una farfalla che volerà libera attraverso pagine di versi scorrevoli, pennellate colorate ove intingere l’inchiostro del cuore.
In queste pagine “la Poesia è vita” (Ama), è quell’ancora a cui aggrapparsi quando il tutto sembra dissolversi nel nulla, è luce e ombra, è quel mosaico di tessere colorate su cui poggiare lo sguardo e osservarne le sfumature della vita, un lavorio costante d’un lapis che scorre su fogli bianchi, intreccia parole, voci, immagini intessendo versi sciolti, liberi di fluire nel tempo o, versi leggermente ermetici di libera interpretazione in cui il lettore s’addentra e s’attarda in pause solo sue, attraverso le quali si perde in anfratti di memorie.
È un mettere a nudo se stessi, uno spogliare con versi di poesia veli su veli, lasciando che l’amore nelle sue varie forme più svariate emerga da quella parte intima e segreta, trasformandosi attraverso processi a volte dolorosi altre volte meravigliosi e riportando quella luce negli occhi, nelle parole di queste poesie ove non sempre la voce narrante è animata dalla felicità ma il più delle volte è intrisa di melanconiche note che racchiudono messaggi di grande impatto visivo.
Questa quarta silloge poetica va a integrare le precedenti ovvero, va ad arricchire pagine su pagine di una vita passata a scribacchiare, una vita che ho vissuto avendo la consapevolezza della caducità dell’essere umano e che solo l’amore nella sua interezza può salvare quel nostro andare incontro all’eternità. Non servono altri giri di parole per spiegare questa mia breve nota, saranno le poesie a parlare da sole con voci libere senza pause o interruzioni, libere di aleggiare ovunque vorranno volare”.
(Anna Maria Antonietta Sarra)
La poetessa Anna Maria Antonietta Sarra è nata nel 1964 a Teano in provincia di Caserta – Italia, dove tutt’ora risiede. Le sue origini, alquanto modeste, affondano in radici Sidicine, infatti sarà proprio l’amore per la storia del suo Paese a condurla per mano, nel periodo che va dai primi anni di studi tecnici commerciali agli albori della maturità, verso la scrittura e come per gioco inizia a scrivere i suoi primi testi, solo con il tempo si trasformerà in vera passione. Attraverso la scrittura da voce a un sentire semplice, scorrevole, un narrare con i colori dell’anima la vita, l’amore, con immagini visive prese in prestito dalla realtà circostante.
Amante dell’arte, dei viaggi, della musica classica, instancabile lettrice, dalla mente aperta e poliedrica, consapevole della caducità della vita ha sempre cercato di vivere intensamente ogni singolo momento. Determinante ai fini del suo percorso poetico è stato il suo lungo soggiorno in un Paese estero (1985/89), un’esperienza che l’ha portata a curare l’aspetto estetico dei suoi testi ricercando e trovando nella parola quella forza necessaria che l’accompagnerà lungo tutto il suo percorso di vita narrante.
Rientrata in Italia, nel 1999 si laurea in Scienze Turistiche ad indirizzo economico aziendale alla Libera Facoltà di Scienze Turistiche di Caserta. Nel periodo successivo, gli vengono riconosciute diverse qualifiche come Esperto di Turismo da parte dall’Ente del Turismo. Consegue, inoltre, il Master Malesia di 1° livello. Nel 2004 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, Seconda Università degli Studi di Napoli, ma a pochi esami dalla laurea si ritira per gravi motivi familiari.
In tutto il suo iter di studi non ha mai abbandonato l’amore per la scrittura, al contrario intensifica la lettura di poeti come E. Dickinson, P Cavalli, P.P. Pasolini, N. Hikmet, G. Ungaretti, E. Montale, S. Quasimodo, A. Merini, D. Maraini e tanti altri ancora.
Nel 2019, anno in cui il Covid impedisce ogni “public relations”, inizia a dare visibilità ai suoi testi attraverso la pubblicazione su alcuni portali letterari. Su sollecitazione di una editor, inizia a partecipare dal 2020 a eventi letterari nazionali e internazionali di poesia e racconti brevi.
Tanti sono stati i premi e i riconoscimenti ricevuti, quasi un centinaio tra primi, secondi e quarti premi oltre a molteplici premi speciali, della giuria, del presidente di giuria, menzioni e segnalazioni con targhe, medaglie e pergamene, che le hanno permesso di essere presente in svariate antologie letterarie; alcune sue poesie sono incluse anche nell’Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei 2021 (Aletti Editore).
È stata ed è presente come membro di giuria in alcuni concorsi letterari. Attualmente figura come membro del direttivo di Poeti2000 – Poetry in the word – Movimento poetico fondato nel 2021 dal poeta Carlo Molinari.
Nel 2021 autopubblica con ilmiolibro, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., la sua prima raccolta: “Poesia d’Immagini”.
Nel 2022 autopubblica sempre con ilmiolibro, GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.: “Paesaggi dell’Anima”; “Figura di donna”; “Le Poesiole”.
Nel luglio del 2023 viene inclusa in WikiPoesia (Wikipedia), enciclopedia on line dei poeti contemporanei.
Lo sguardo cieco del tempo
Ho guardato
attraverso lo sguardo cieco del tempo
percorsi a ritroso di stagioni passate
e ho riso, di un riso amaro
di vittorie sudate
con lacrime affiorate e mai versate.
Ho riso…
Ho riso nel vederlo passare
e dentro sovente mi son domandata
potrà cancellare il mio incedere piano?
Potrà offuscare il mio ricordare domani?
No! Non potrà mai
cancellare il mio Io di sempre
quel vagare silente, riflesso
in uno sguardo di tempo perenne,
ci sarà sempre una parola
una voce, un suono
eterni come il tempo
a rammentare l’oblio di un momento.
(Poesia premiata: Premio Alda Merini XI Edizione 2023, Accademia dei Bronzi, Targa del Presidente.)
Come cielo nell’universo
Quando in parole senza voce
io vivrò ancora, in quel mondo
che da sempre mi circonda
e in pensieri di fantasia itinerante
volerò con ali di rondini migranti,
in ogni dunque sosterò, mi fermerò
e guarderò la vita attraverso il cuore
di un povero viandante
e osserverò le stelle
in quel grande, enorme firmamento
ne sentirò dentro il canto, nenie antiche
che tornano come echi vagabondi
e abbraccerò la luna con un timido
esile bisbigliare, invocando muse
legate a fusciacche di comete
che in un attimo attraverseranno
il mio sperduto cielo
per dissolversi rapite nel blu profondo
di notti buie e senza sonno.
Quando in parole atone di suoni
io vivrò attraverso poesie immaginate
e sarò lì in un punto d’infinito
di quel grande spazio vuoto
a guardare come ogni sera
il mio incedere piano
sul tempo oramai passato
solo lì e non oltre
la mia anima solinga, riposerà
aleggiando con quei suoni senza voce
tra pagine di vita solo mia
con quel narrare lieve, sottovoce
a riflettere quell’io
che in me è sempre stato
come cielo nell’universo.
(Poesia premiata: Quasar Premio Letterario “Nazionale UniVersi” 2023, Encomio Galattico Ercole.)
LIMONI
Come lanterne accese
penzolano i limoni
sull’avvenire di verdi rami
e dall’albero muto
ricolmo d’abbondanza
irrompe il giallo del passato
su splendide chimere colorate.
Cala l’aroma dolce amaro come infuso
sullo sguardo quieto
di zagare stellate e
fronde a macchia cingono
la scorza luminosa.
Palpitante è il respiro
che sente nel domani
una ventata di sogni andati
balsamiche illusioni
d’inesplicati odori si posano delicati
come gocce di rugiada
sul frutto acre dell’amore
dal profumo antico di limone.
(Poesia premiata: Premio Decumani IV Edizione 2023 – Sez. C, Seconda classificata.)
Preparato da Angela Kosta, poetessa scrittrice, traduttrice pubblicista e Vice Caporedattrice su Albania Press.
Settembre 2023