Di MARIA TERESA LIUZZO
OMAGGIO ALL’OPERA DELL’ARTISTA GJERGJ KOLA
Non ti sommerge
la sabbia dei giorni: il tuo tempo non è la clessidra né il deserto
è nei fondi profondi, dove l’anima
sembra sprofondare ma sorge
improvvisa e imprime la vita
come un fiore sul cactus.
Ho il senso
dell’ombra trapunta d’astri, se penso
al cielo nascosto dei tuoi occhi
nell’estremo giaciglio.
Un vento mi accarezza i pensieri
ed è la tua mano, sulle piaghe
dello spirito, lo stelo che solleva le querce
e non fa vacillare la follia della carità.
Cerco una corona di spine
sul tuo capo, la sorgente di luce
che nutre il nudo straziato
dei poveri, la gioia dei morituri
la speranza dei derelitti.
Il mondo hai nelle mani,
il cuore del divino nell’universo,
il mistero che regge il dolore
e fa vacillare la mente, l’Amore,
che annulla ogni scoria. Piccola Madre
nella tua notte, rosa vissuta
e trafitta, lo stesso Amore la speranza pone del mondo,
cigno in un lembo d’aurora.
Maria Teresa Liuzzo
Nota: Una poesia in ricordo di Madre Teresa di Calcutta a sette anni della sua canonizzazione di Papa Francesco in Vaticano ( Roma )
L’opera esposta in Vaticano è un omaggio dell’artista albanese Gjergj Kola al Santo Padre!
Le foto sono fornite dall’autrice!